“Agricoltura sostenibile, così la Campania si libera dello spettro della Terra dei fuochi”

“La battaglia contro il glifosato e gli altri pesticidi utilizzati nell’agricoltura intensiva deve continuare”. E’ chiara la posizione espressa da Piernicola Pedicini, europarlamentare del Movimento cinque stelle, intervenuto a Montoro per la tappa finale del “Stop Glifosato tour”.

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato il glifosato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. Il Comitato per la valutazione dei rischi (Rac) dell’Echa, Agenzia Europea per le sostanze chimiche, si è però espresso in senso opposto. L’Agenzia ha, infatti, concluso che “le prove scientifiche disponibili non soddisfano i criteri per classificare il glifosato come un agente cancerogeno, mutageno o come tossico per la riproduzione”. La valutazione dell’Echa potrebbe ora aprire la strada al rinnovo per ulteriori 15 anni dell’autorizzazione per l’uso in UE di questo diserbante.

“Noi sappiamo, continua Pedicini, che quelle stesse agenzie europee che hanno sostenuto che non ci sono abbastanza evidenze scientifiche per dimostrare che il glifosato è cancerogeno si sono rifatte, per giungere a questa conclusione, a degli studi fatti da quelle aziende che producono e commercializzano questo pesticida. Insomma un palese conflitto d’interessi. Per noi, dunque, la battaglia contro questo pesticida deve continuare”

“L’agricoltura sostenibile, conclude l’europarlamentare, è l’unica strada praticabile per consentire alla Campania ed alle sue produzione questo brand negativo che le è stato cucito addosso da problematiche ambientali come quella della ‘terra dei fuochi’. Dobbiamo venire fuori da questa situazione attivando nuove modalità per fare agricoltura che attestino, certifichino la bontà delle nostre produzioni”.

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