Alle spalle le domeniche ecologiche, nessun miglioramento: l’aria ad Avellino resta sempre inquinata

Ieri ultimo atto delle domeniche ecologiche. Si è chiuso il ciclo previsto dall’ordinanza anti smog emessa un bel po’ di tempo fa dal sindaco Foti e che ha previsto quattro giornate di blocco a fasce orarie della circolazione per le auto inquinanti. Di fatto, però, nulla è cambiato. Anzi la situazione è decisamente peggiorata, tant’è che l’ultimo bollettino pubblicato on line dall’Arpac – siamo fermi a giovedì scorso – ci dice che abbiamo raggiunto quota 21 giorni di superamento dei livelli di polveri sottili nell’aria. L’anno scorso, alla stessa data, eravamo a quota 9. Adesso siamo, dunque, a più del doppio. E pensare che il limite massimo in un anno è di 35 giorni: Avellino in tre mesi ha già bruciato il 60% dei superamenti. Questo 2018, dopo i record negativi registrati anche negli ultimi anni, rischia davvero di passare alla storia come l’anno peggiore dal punto di vista dei veleni nell’aria. Da tempo circolare negli uffici di piazza Del Popolo una nuova ordinanza: da settimana la caldeggia l’assessore all’Ambiente Augusto Penna. Così come previsto dagli accordi sottoscritti con tutti i comuni dell’hinterland cittadino, prevede lo stop per un mese interno alle vetture inquinanti: benzina al di sotto di euro 3 e diesel di euro 4. Al momento è ancora ferma nel cassetto, in attesa che il primo cittadino Foti sciolga la riserva.

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