Ciasullo: Comunità montane rischiano il crac

Ciasullo: Comunità montane rischiano il crac
Le Comunità montane della Campania segnano uno squilibrio di bilancio per l’esercizio finanziario del 2009 di 8.292.448,29 euro a causa del taglio dei trasferimenti dei fondi ordinari e questo comporta l’impossibilità ad approvare i bilanci di previsione degli Enti e gli eventuali provvedimenti di r…

Ciasullo: Comunità montane rischiano il crac

Le Comunità montane della Campania segnano uno squilibrio di bilancio per l’esercizio finanziario del 2009 di 8.292.448,29 euro a causa del taglio dei trasferimenti dei fondi ordinari e questo comporta l’impossibilità ad approvare i bilanci di previsione degli Enti e gli eventuali provvedimenti di riequilibrio di bilancio per l’esercizio finanziario 2009. E già a partire dal mese di maggio 2009 gli Enti montani potrebbero non assicurare più gli emolumenti per i loro 800 dipendenti storici e non realizzare la programmazione sul territorio. Il presidente della Comunità Montana dell’Ufita, Oreste Ciasullo, non ci sta ad attacca: “Sono sicuro che la Regione Campania interverrà prontamente, come del resto hanno già fatto altre Regioni, come il Molise, la Toscana e la Basilicata, ma in caso contrario siamo pronti a recarci il prossimo 15 maggio presso la Presidenza della Regione Campania per la consegna simbolica a Bassolino delle chiavi delle venti Comunità Montane”. Ciasullo questa mattina (ieri mattina per chi leggerà domani mattina) ha partecipato alla riunione tenutasi presso la sede regionale dell’Uncem che si trova a Vietri Sul Mare, per discutere di un problema molto serio, che riguarda tutte le Comunità Montane della Campania, e per stilare un documento molto duro da inviare al Presidente della Regione, Antonio Bassolino, all’Assessore regionale Antonio Valiante, ai segretari regionali di Cgil-Cisl –Uil ed ai prefetti delle cinque province con la speranza che le legittime richieste siano recepite in tempi brevi. All’assemblea erano presenti: Donato Cufari, presidente Uncem Campania ed i presidenti o loro delegati delle venti Comunità Montane. “Le Comunità Montane ricevono trasferimenti erariali da parte dello Stato sotto forma di contributi ordinari, contributi consolidati e fondo per lo sviluppo degli investimenti – spiega Oreste Ciasullo – ma l’approvazione della legge regionale n. 12/2008 sul nuovo ordinamento e disciplina delle Comunità Montane e le drastiche riduzioni dei trasferimenti erariali attraverso le leggi finanziarie 2008 e 2009 hanno determinato una condizione di sofferenza che si sta ulteriormente aggravando con il 2009: per questo anno il contributo ordinario assegnato a tutte le Comunità Montane della Campania è di 527.171,11 euro a fronte di 8.219.619,33 per l’anno 2008 e 11.161.758,22 per l’anno 2007 e questo dato già segnala la dimensione del disagio che registriamo nell’amministrare i nostri Enti. Relativamente alla nostra Comunità Montana – precisa Ciasullo – il fondo ordinario è passato da 536.000 euro dell’anno scorso a 20.841 euro per il 2009 ed è evidente che con quella somma, decisamente ridicola, noi non siamo nelle condizioni di poter assicurare il pagamento degli emolumenti ai nostri dipendenti e continuare la programmazione, che creerebbe l’ulteriore impoverimento delle nostre aree interne, se si considera che nel solo anno 2005 abbiamo complessivamente realizzato in Campania opere per 170 milioni di euro. Adesso la Regione Campania deve ascoltare le nostre legittime richieste, avanzate più volte degli Enti montani e dalla delegazione Uncem regionale, e deve ripianare in via prioritaria la somma di 8.292.448,22 euro al fine di poter approvare i bilanci di previsione per l’esercizio finanziario 2009 ed assicurare, in via subordinata, la copertura della spesa occorrente alla gestione fino alla necessaria modificazione della legge regionale n. 12/2008. Qualora la Regione non dovesse impegnarsi con una deliberazione da trasferire in una successiva disposizione legislativa, si causerebbero gravi impatti sulle popolazioni locali e sull’assetto del territorio proprio in questo particolare momento di crisi. Ovviamente – continua Ciasullo – noi chiediamo che il Governo nazionale integri il fondo ordinario e metta in campo tutte le iniziative possibili per garantire l’operatività dei nostri Enti. Personalmente sono fiducioso, il prossimo 23 aprile siamo stati convocati alla ottava commissione regionale congiuntamente agli assessorati per l’agricoltura, per gli enti locali e per il bilancio affinché si trovi la soluzione al problema, ma in caso contrario abbiamo già fissato la data del 15 maggio 2009 per marciare contro la Regione a tutela della montagna, delle nostre risorse locali e dei nostri dipendenti”. Per l’Ufita era presente anche Bartolomeo Toccano, dirigente del centro studi presso l’Ente montano.

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