Gita del Liceo Colletta di Avellino: “bufale ” scatenano il panico

Tutto è accaduto durante la gita scolastica organizzata per gli alunni della quinta classe destinazione Palermo. Durante il viaggio l’autista del bus sente un rumore sospetto che lo mette in allarme, decide così di fermarsi per un controllo alla gomma del pullman e dopo una breve ispezione, tutto risulta in regola, il mezzo è in perfetto ordine. Tra gli alunni però comincia a serpeggiare un ingiustificato dubbio che presto si trasforma in panico. E così i ragazzi fanno la cosa che sanno fare meglio, vomitano sui social notizie false ed ingiustificate fino a insinuare che i freni siano rotti e il pullman non fosse in regola.
La notizia in pochi minuti, tramite i social, si espande a macchia d’olio sul web ed è tanto dilagante da allarmare i genitori dei ragazzi che, preoccupati, contattano un legale il quale a sua volta spedisce una Pec urgente alla Questura di Palermo.
La questura prontamente invia le volanti della Polizia per bloccare il Bus e procedere alle verifiche. Fin qui tutto perfetto ed efficiente se non fosse che gli agenti dopo aver controllato minuziosamente meccanica e documenti non riscontrano alcuna irregolarità: il pullman della ditta Vitale aggiudicataria della gara d’appalto per la gita, è in perfetta regola sotto tutti i punti di vista.
A tal punto scatta l’ira degli agenti della Polizia ed uno di essi raduna gli studenti nella sala dell’albergo e riserva per loro una bella ramanzina che riportiamo in sintesi con il beneficio di cronaca: “Prima di scrivere che i freni sono rotti e che il pullman non e’ in regola bisogna accertarsi di quanto scrivete. Non bisogna creare allarmismo e innescare situazioni così serie. Siete tutti bravi quando scrivete nascondendovi dietro un video o una foto ma creare allarmismo non è giustificato perchè mette in moto una macchina di risorse umane e strumentali non indifferente, oltre ad aver creato ansia nei vostri genitori. Per il futuro vi invitiamo a pesare bene le parole quando si tratta di lanciare un allarme e di essere consapevoli degli effetti che può sortire su chi lo riceve”.
Tutti conosciamo sin da piccoli la novella di “al lupo!…al lupo!…” e ne comprendiamo gli effetti che può indurre nella società, ovvero insinuare il dubbio che un allarme sia una bufala o meno.
Le bufale sono utili solo come animali, lasciamole li a pascolare.

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