Solofra dimenticata dalle istituzioni: lo sfogo

Solofra dimenticata dalle istituzioni: lo sfogo
Solofra ignorata da Provincia e Regione. E’ questo in sintesi il contenuto del documento che gli amministratori di Palazzo Orsini presenteranno nella prossima seduta di consiglio comunale in programma per la serata del trenta aprile. Una “dimenticanza” che avrebbe toccato la programmazione provincia…

Solofra dimenticata dalle istituzioni: lo sfogo

Solofra ignorata da Provincia e Regione. E’ questo in sintesi il contenuto del documento che gli amministratori di Palazzo Orsini presenteranno nella prossima seduta di consiglio comunale in programma per la serata del trenta aprile. Una “dimenticanza” che avrebbe toccato la programmazione provinciale ma dalla quale non sarebbe esente nemmeno il livello regionale. Una programmazione quella regionale che stando agli amministratori di Palazzo Orsini “pilotata nella realtà della provincia avellinese verso tante zone di interesse socio-produttivo, legittimamente, e deragliata al largo del polo conciario solofrano. Tanto per portare un esempio, basta accennare alla programmazione dei fondi POR 2007-2013, delibera di Giunta Regionale n° 326 del 06/03/2009 che all’Asse della Competitività del Sistema produttivo regionale ipotizza corposi investimenti, legittimamente, per tanti poli produttivi, e ignora platealmente, volutamente, scientificamente il polo conciario solofrano quanto ad investimenti , infrastrutture , incentivi. Si veda , inoltre, in che considerazione è tenuta Solofra a livello di : Parco Progetti, APQ vallone scuro, premialità per differenziata, interventi infrastrutturali zona industriale un secondo raccordo di uscita nella zona industriale dalla superstrada per Solofra. Tanto per citare soltanto alcune delle cose rilevanti. Vengono così trascurate e offese istanze dei piccoli e medi imprenditori titolari di aziende anche a gestione familiare e dei tanti disoccupati , cassintegrati, sottoccupati, operai in mobilità che soffrono oltre che la perdita del lavoro, anche l’indifferenza delle Istituzioni. Cade perciò nel vuoto il nostro tentativo di classe dirigente solofrana di trasmettere i segnali di disagio , di sofferenza , di preoccupazione per il futuro, s’infrange anche il nostro dovere di classe dirigente di farne recepire i segni a livello regionale e provinciale. Non sentire questo dovere morale significa venir meno agli impegni assunti nei confronti della popolazione, significa tradire la propria gente”.

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