Processo ex Isochimica, possibile trasferimento a Napoli: “E’ inaccettabile”

E’ verosimile l’ipotesi che il processo ex Isochimica possa essere trasferito a Napoli, presso l’aula bunker del Tribunale. Ciò per la necessità di reperire una sede idonea ad ospitare i numerosi soggetti interessati ai lavori processuali. Inutilmente si è tentato di reperire una soluzione ad Avellino dove mancano strutture adeguate, per cui si fa sempre più concreta di spostarsi nel capoluogo partenopeo. Una ipotesi, questa, che viene ritenuta inaccettabile per gli ex operai dell’azienda di Pianodardine i quali hanno sollecitato i legali a insistere per trovare una sede in città: potrebbe essere il Palazzetto dello Sport; in alternativa il Centro Sociale di Via Morelli e Silvati oppure l’ex carcere di Piazza d’Armi dove si sono tenute diverse udienze per il processo del bus precipitato dal viadotto di Monteforte irpino.

Durante la seduta del processo è stata innanzitutto stralciata la posizione di Elio Graziano con la lettura della sentenza di estinzione del reato per la morte del reo avvenuta pochi giorni fa. Poi c’è stata la costituzione di parte civile della famiglia dell’operaio recentemente scomparso, Carmine D’Amore e in merito alla quale si avrà la pronuncia nell’udienza di fine aprile.

Intanto si registra la presa di posizione del segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Tony Della Pia che dichiara: “L’ipotesi di trasferire a Napoli le prossime udienze del processo Isochimica per “motivi d’inadeguatezza” dell’aula di Corte di Assise di Avellino, annunciata dalla giudice Sonia Matarazzo nell’udienza odierna è inaccettabile. Le precarie condizioni del Palazzo di Giustizia non possono e non devono ricadere sui lavoratori, le famiglie delle vittime, di quanti seguono con attenzione questa drammatica storia e sull’intera Città che subita l’angheria ha il diritto e in dovere di rivendicare che l’iter processuale si svolga nel luogo in cui sono avvenuti i fatti criminogeni. Nelle prossime ore baderemo a sollecitare le autorità competenti, in primis Prefetto e Sindaco di Avellino ad adoperarsi per trovare una struttura idonea, in caso contrario ci mobiliteremo con forza e determinazione”.

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