I carabinieri sequestrano un’altra conceria

I carabinieri sequestrano un’altra conceria
Continuano serrati i controlli finalizzati alla verifica delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e degli impianti nel polo conciario di Solofra. I Carabinieri della Stazione di Solofra al momento dell’ispezione ad una conceria locale, si sono dovuti scontrare con l’insistenza da parte del titolar…

I carabinieri sequestrano un’altra conceria

Continuano serrati i controlli finalizzati alla verifica delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e degli impianti nel polo conciario di Solofra. I Carabinieri della Stazione di Solofra al momento dell’ispezione ad una conceria locale, si sono dovuti scontrare con l’insistenza da parte del titolare del laboratorio, che non voleva aprire consentire l’accesso ai locali, probabilmente avendo qualcosa da nascondere. Dopo non poche lamentele da parte del titolare i Carabinieri riuscivano ad accedere ai locali per verificare con cura gli impianti ivi presenti nonché i registri dei lavoratori. A questo punto è emersa la grave irregolarità di questa ditta, infatti, sono stati trovati, abilmente nascosti all’interno di un bagno di un fabbricato pericolante attiguo alla sede della conceria, ben 11 lavoratori di nazionalità italiana e moldava, di cui 9 irregolari in quanto mai assunti. Nell’ambito delle attività di verifica finalizzata non solo al controllo dell’impiego di manodopera irregolare ed accertamento dei reati in materia di lavoro e previdenza sociale, sono emerse anche delle irregolarità in ordine agli impianti perché mancante il “Piano di sicurezza” ed alcune autorizzazioni dei macchinari ivi installati. A seguito di quanto riscontrato, i militari operanti hanno informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino e l’Autorità Amministrativa competente, denunciando in stato di libertà il proprietario del laboratorio conciario e sottoponendo a sequestro preventivo l’intero impianto del valore di circa 250 mila Euro. Le attività di verifica e d’ispezione delle concerie continueranno sicuramente soprattutto al fine di garantire ai lavoratori la sicurezza dovuta che troppo spesso viene sottovalutata, determinando spesso incidenti sul posto di lavoro, come emerso spesso in quell’area industriale.

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