Diplomi venduti nella sede Cisl, l’inchiesta si allarga: c’è un altro indagato

Ci sarebbe un altro personaggio legato ad ambienti sindacali tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta che ha fatto esplodere lo scandalo dei diplomi venduti fino a 2000 euro presso la sede della Cisl di Avellino. (LEGGI QUI)

L’attività dei carabinieri di Avellino, ai quali è stata affidata l’indagine dalla Procura della Repubblica, procede con grande attenzione e professionalità, coordinate personalmente dal comandante Massimo Cagnazzo.

Si vuole fare chiarezza per assicurare alla giustizia coloro i quali hanno commesso reati che, magari, possono essere ritenuti di lieve entità ma gravissimi sotto il profilo morale. Perchè èstato consentito a gente che non aveva titolo, di scavalcare in graduatore aspiranti insegnanti o dipendenti amministrativi che erano ignari di questa possibilità.

Non solo Antonio Petrillo, dal quale il segretario generale della Cisl Melchionna e il nuovo responsabile scuola Bonavita (INSIEME NELLA FOTO)  hanno pubblicamente preso le distanze. Si attende di conoscere il nome e l’appartenenza sindacale del secondo indagato per cominciare a comporre un mosaico che potrebbe coinvolgere figure di rilevante responsabilità in ambito sindacale ma anche in quello scolastico. Perchè ci sarebbe più di una scuola privata ad avere concesso diplomi dietro corresponsione di danaro, infischiandosene della frequenza ai corsi degli aspiranti insegnanti o personale Ata.

 

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