Ospedale Moscati di Avellino, furto al Pronto Soccorso: paziente intubata, le strappano l’anello

Uno sconcertante episodio si è verificato presso ilreparto di pronto soccorso dell’Ospedale «Moscati» di Avellino.

Una donna era stata ricoverata lunedì pomeriggio per una ischemia cerebrale.

Nel periodo in cui è stata “appoggiata” al Pronto Soccorso, prima di essere trasferita in quello di Neurologia, si sarebbe verificato il grave episodio.

La notizia non era stata lasciata trapelare e a  denunciare l’accaduto sono stati i familiari della degente.

I FATTI

Maria Raimo, una paziente di 88 anni di Avellino, si trovava in un lettino del reparto.

La donna, in attesa di trovare una sistemazione in reparto, era stata trattenuta al Pronto Soccorso della città Ospedaliera.

E’ una prassi, questa, conosciuta da chi ha avuto bisogno delle cure ospedaliere urgenti.

A volte si aspettano 36-48 ore per essere visitati,poi c’è da attendere che si liberi un posto in reparto.

Nell’attesa si viene parcheggiati lì, in quegli stanzoni con i letti uno a fianco dell’altro, divisi da una specie di pannello, con scarsa privacy e rischi come questo.

La 88enne era intubata e sotto sedativi.

RICOSTRUZIONE

Ricostruendo i fatti, in base a quanto denunciato dai familiari, durante la notta tra lunedì 12 e martedì 13 novmbre, alla donna è stata rubata la fede nuziale.

Per compiere il gesto e strappare l’anello, è stata provocata una lesione al dito, con perdita di sangue.

Ciò è stato riscontrato la mattina successiva dalla figlia della signora Raimo. Dapprima sono state chieste spiegazioni al personale del reparto e poi è stata sporao denuncia.

Possobile che nessuno abbia notato la perdita di sangue dal dito? Possibile che in quello stanzone possa introdursi chiunque? Eppure ai familiari viene rigidamente vietato l’accesso, anche per pochi minuti, dal personale del reparto e da quello della vigilanza.

INDAGINI

Dalla visione delle immagini a circuito chiuso, sarebbe stato pure individuato l’autore del gesto. Al momento non risulta denunciato.

Si tratterebbe di un estraneo penetrato nel reparto.

Non è escluso che possa avere compiuto altri gesti del genere, magari in modo meno cruento. Sicuramente ci sarà una inchiesta interna per stabilire eventuali responsabilità, oltre quelle palesi del ladro.

ALLARME

L’episodio è gravisimo, non ci sono dubbi. Conferma quanto da tempo viene denunciato da familiari dei pazienti, dagli stessi ospiti del Pronto Soccorso. Eppure in quel reparto c’è (ci dovrebbe..) essere una accurata vigilanza. Cne dicono gli stessi operatori, quello è un “porto di mare”.

Ma questo non serve per giustificare l’accaduto.

In un Ospedale che comincia a perdere reparti (geriatria e oculistica presto saranno svuotati e trasferiti a Solofra), sarà bene concentrarsi su quello del Pronto Soccorso.

Un reparto che rappresenta l’immagine della cittadella ospedaliera, dove lavorano eccellenze del mondo sanitario.

Personale medico e paramedico che non può essere screditato per fatti del genere.

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