Altavilla, Asfaldo e Sole: vogliamo civiltà e trasparenza

Altavilla, Asfaldo e Sole: vogliamo civiltà e trasparenza
Le consigliere comunali di Altavilla Irpina, Brunella Asfaldo e Filomena Sole, facenti parte del partito Sinistra e Libertà; esprimono in una nota il loro dissenso nei confronti del portavoce della maggioranza del consiglio comunale. “Le risposte false ed inconcludenti dei “pupi” non ci interessano …

Altavilla, Asfaldo e Sole: vogliamo civiltà e trasparenza

Le consigliere comunali di Altavilla Irpina, Brunella Asfaldo e Filomena Sole, facenti parte del partito Sinistra e Libertà; esprimono in una nota il loro dissenso nei confronti del portavoce della maggioranza del consiglio comunale. “Le risposte false ed inconcludenti dei “pupi” non ci interessano né ci scalfiscono: vogliamo i fatti ed, anzitutto, la pubblicazione di tutti i beneficiari degli incarichi conferiti dall’Amministrazione. La smania di presenzialismo mediatico del consigliere investito della carica di portavoce dell’intera maggioranza consiliare di Altavilla Irpina lo porta, facendogli perdere ogni inibizione, su terreni superflui (rispetto alle rimostranze della minoranza) ed estremamente insidiosi per coloro che, invece di essere difesi, vengono affossati. In sostanza il portavoce della maggioranza dice: 1.Noi (la maggioranza) non abbiamo alcun obbligo di convocare la Conferenza dei Capigruppo prima del Consiglio; 2.in Consiglio abbiamo deliberato cose già discusse, su cui la minoranza non ha fatto conoscere il suo pensiero, sottraendosi; 3.non abbiamo (la maggioranza) nessun obbligo di agevolare la partecipazione dei Consiglieri di minoranza che lavorano; anzi, chi lavora, doveva pensarci prima e non si doveva candidare; 4.le due Consigliere di minoranza devono pensare (invece di compulsare e criticare l’Amministrazione) al loro fallimento politico, visto che sono partite in quattro e sono rimaste in due. Qualche breve considerazione si impone, nello stesso ordine. 1.E’ il Presidente del Consiglio che dovrebbe, per dignità ed onore di carica, convocare la Conferenza dei Capigruppo e non certo la maggioranza. Quanto detto dal consigliere portavoce rafforza ed invera ciò che noi riteniamo: che il Presidente del Consiglio, ad Altavilla, sia un organo, inutile, della maggioranza e a servizio esclusivo della stessa. Quanto all’obbligo di convocazione, non intendiamo infierire su chi non ha i titoli e le conoscenze culturali per interpretare le norme. 2.Nel Consiglio del 30 settembre u.s. è stato inserito un solo argomento già rinviato per il quale la maggioranza si era assunto l’onere di convocare la minoranza per una discussione preliminare, cosa, peraltro, mai avvenuta. Gli altri argomenti erano di nuovo ed estemporaneo conio. Siamo, però, contente che gli argomenti fatti rinviare- a seguito di discussione- nei precedenti Consigli perchè in odore di illiceità penale, siano stati accantonati. Non pretendevamo certo riconoscenza (sapevamo di stare dando perle ai porci ) né atteggiamenti politicamente generosi; ma almeno un barlume di onestà intellettuale ce lo aspettavamo. 3.Che questa maggioranza si ritenga autosufficiente ed onnipotente non c’è dubbio. Che il meno titolato, da tutti i punti di vista, ritenga di potersi sostituire al legislatore definendo una causa di “inopportunità” di candidatura è veramente singolare. Si faccia dare lezione, da qualche congiunto, sul valore delle norme che prevedono diritti e garanzie inderogabili a favore delle minoranze e, da qualche persona seria ed onesta, sul valore del lavoro. E, per l’intanto, taccia. 4.Il fallimento politico non è di chi resta al proprio posto, onorando il mandato ricevuto dai cittadini. Questa si chiama coerenza e forza. Ma un saltimbanco, passato in poco tempo, con naturalezza, dalla guida di un partito di sinistra al centro e poi al centro destra, questo non può intenderlo. Sarebbe come voler far discettare di teoretica un compratore di bestiame. Perchè a questo è stato ridotto il Consiglio di Altavilla, ad un mercato delle vacche in cui il prezzo del “transito”dalla minoranza alla maggioranza grava direttamente sui cittadini. I falliti sono il portavoce con tutta la maggioranza che ha avuto il coraggio di nominare capogruppo prima del PD e poi dell’UDC un soggetto passato dall’opposizione alla maggioranza cambiando in pochi mesi tre partiti, conferendogli anche la delega ai lavori di manutenzione, su cui diremo in altro articolo o manifesto, in ossequio a quel criterio di trasparenza che si traduce in rispetto dell’elettorato. Ma, tornando alla trasparenza- che nel Comune di Altavilla non c’è-, chiediamo all’Amministrazione di non perdere prezioso tempo in chiacchiere inutili e di pubblicare con tempestività (facendosi aiutare da Sergio Polcari e Gianluca Camerlengo, entrambi esperti informatici ed a vario titolo a servizio del Comune) tutti gli estremi degli incarichi conferiti dall’Amministrazione dal 2002 ad oggi, mettendosi, così, in regola con un obbligo di legge. Chiediamo anche che l’Amministrazione dica ai cittadini cosa intenda fare con la brutta questione dell’autovelox, sequestrato dagli organi inquirenti, tanto criticato dalla minoranza e pervicacemente mantenuto dalla maggioranza che ora tenta di passare per vittima della situazione dopo aver “estorto” ingiustamente danaro a cittadini ignari della strumentazione “truccata” che rilevava la velocità. Spieghi pure come mai la gara fu aggiudicata ad una ditta ed il contratto fu stipulato con un’altra, perchè, sinceramente, questa cosa non ci è chiara. Ci dica anche se ha accantonato la pratica con cui la maggioranza voleva- con l’istruttoria positiva di qualche solerte funzionario- far costruire una considerevole volumetria in più ad un privato in Piano di Recupero. L’ “oggettività” di chi agisce spinto, in grande misura, da volontà di soddisfare interessi di singoli o di amici o di parenti ed affini è sicuramente valore diverso dalla “parzialità” del Gruppo di minoranza di Sinistra e Libertà, che ha come obbiettivo solo la cura di una parte: la collettività. I due valori sono eticamente inconciliabili: la barbarie e l’oscurità da una parte, la civiltà e la trasparenza dall’altra.

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