Bonus Nido 2017: ecco requisiti e dettagli per farne richiesta

Ufficializzato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 18 aprile 2017, il bonus nido interessa tutti i genitori che hanno avuto o adottato il proprio bambino a partire dal primo gennaio 2016.

Si tratta di 1000 euro all’anno che sono corrisposti agli interessati in 11 mensilità per un massimo di tre anni (da 0 a 3 anni di età) e che sono finalizzati alla copertura delle rette del nido, sia pubblico sia privato.

Entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, l’INPS dovrebbe emanare l’apposita circolare per ulteriori istruzioni, richiesta e fruizione del beneficio.

Ai genitori spetterà fare richiesta presentando apposita documentazione che dimostri l’avvenuto pagamento della retta per la fruizione del servizio presso l’asilo.

Per i bambini che invece non possono frequentare l’asilo a causa di gravi patologie croniche, il decreto prevede ugualmente l’erogazione del bonus (1000 euro annui) per assicurare forme di supporto presso la propria abitazione. In questo caso servirà certificare l’impossibilità del bimbo di frequentare l’asilo.

Quali sono i requisiti delle famiglie per richiederlo?

Non ci sono limiti di reddito. I requisiti per il genitore che ne fa richiesta, pubblicati sulla Gazzetta ufficiale, sono semplicemente: cittadinanza italiana, oppure di uno Stato membro dell’Unione europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’art. 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive modificazioni; e residenza in Italia.

Tale beneficio non è però cumulabile con la detrazione fiscale per le spese documentate di iscrizione in asili nido sostenute dai genitori (una detrazione fiscale pari al 19% sul totale delle spese annue documentate, sostenute fino a un massimo di 632 euro).

I genitori potranno farne richiesta entro il 31 dicembre e le domande saranno soddisfatte in base all’ordine cronologico di presentazione fino a esaurimento delle risorse stanziate (pari a 144 milioni di euro per l’anno in corso).

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