Denti a rischio: quali sono le cattive abitudini da evitare

Non sempre la cattiva igiene orale è la sola causa di disturbi ai denti. Sicuramente non si può prescindere da un corretto utilizzo di spazzolino, dentifricio, collutorio, o da controlli periodi dal proprio dentista, ma un ruolo non da poco svolgono anche le cattive abitudini assunte in modo meccanico che fanno dimenticare anche le eventuali conseguenze scaturenti.

Bere bevande dolci o gassate, ad esempio, danneggia i denti. Il perché è semplice da spiegare: l’azione dello zucchero e dell’anidride carbonica erodono le difese dentali. Il modo migliore per assumerle è quindi berle rapidamente, evitando che il liquido sosti a lungo in bocca. Anche mangiare cibi acidi (agrumi ad esempio) contribuisce all’erosione dello smalto. Importante lavare i denti a distanza di un’ora circa usando un dentifricio ricco di fluoro.

Tra le cattive abitudini legate all’alimentazione, ci sono ancora gli spuntini consumati in tarda sera (soprattutto se dolci), in quanto in questo modo aumenta la presenza nella saliva di elementi batterici cariogeni. Un atteggiamento spontaneo e diffuso, ma indubbiamente inopportuno, è la tendenza a mordere oggetti: mordicchiare costantemente le unghie oppure i tappi di penna può divenire infatti causa di usura dentale.

A queste già elencate si aggiungono alcune abitudini più specifiche e “tecniche”. Prima di tutto evitare di effettuare una igiene dentale troppo veloce. Al contrario dovrebbe avere una durata di un paio di minuti circa, al fine di assicurare una corretta protezione e la giusta pulizia. Inoltre, porre attenzione nella scelta dello spazzolino. Le setole non devono essere troppo dure, in quanto il continuo sfregare potrebbe indebolire lo smalto privando i denti della loro efficace protezione naturale.

 

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