La Costituente ancora all’attacco del sindaco

La Costituente ancora all’attacco del sindaco
La Costituente di Centro torna ad attaccare il sindaco di Avellino dopo l’ultima riunione di Consiglio. “Non è tanto per merito dell’opposizione quanto per inconsistenza della maggioranza: è questa l’unica valutazione da fare rispetto all’esito dell’ultima seduta di consiglio comunale che si è svol…

La Costituente ancora all’attacco del sindaco

La Costituente di Centro torna ad attaccare il sindaco di Avellino dopo l’ultima riunione di Consiglio. “Non è tanto per merito dell’opposizione quanto per inconsistenza della maggioranza: è questa l’unica valutazione da fare rispetto all’esito dell’ultima seduta di consiglio comunale che si è svolta ieri sera – affermano . Per la prima volta l’opposizione riesce ad esprimere due dei tre componenti del collegio dei revisori dei conti del Comune di Avellino, è questa la rappresentazione plastica dell’inesistenza della maggioranza che sostiene il sindaco Galasso, una pseudo maggioranza che non è riuscita ad andare oltre i diciotto voti. E si è prodotta ancora una volta in acrobazie per nascondere una verità incontrovertibile: a Palazzo di Città la maggioranza non esiste. Galasso non ha più ventuno persone che lo sostengono, il sindaco non ha più ventuno consiglieri al suo fianco. E’ questa la conseguenza più ovvia e scontata di un atteggiamento che il sindaco si è imposto da oltre un anno: essere il primo cittadino di un solo partito, di una sola formazione politica, tralasciando il resto della coalizione che pure ha contribuito ad eleggerlo nel giugno del 2004. Nonostante quest’assenza di cultura di coalizione, il primo cittadino uscente ci riprova e si candida ad essere ancora una volta il sindaco di una coalizione. Ma è chiaro che Galasso non è capace di essere il garante di un’alleanza, non sa essere super partes, ma è solo e soltanto un ostaggio del Partito Democratico. Questo dovrebbero capirlo tutti coloro che ostinatamente manifestano l’intenzione di sostenerlo come alleati ancora una volta nella prossima campagna elettorale. Sono queste le uniche “accuse” che intendiamo rivolgere al primo cittadino di Avellino. La nostra denuncia, forte e perentoria, è solo ed esclusivamente di carattere politico. E l’aspetto politico è di una trasparenza unica: Galasso ha fallito e dignità vorrebbe che se ne tornasse a casa, che staccasse la spina per evitare alla città spettacoli indecorosi come quelli a cui assistiamo da troppi mesi. Il sindaco farebbe bene a non trincerarsi dietro atteggiamenti vittimistici. Perché Galasso è vittima solo di se stesso, della sua miopia politica, della sua inadeguatezza”.

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