Acqua e pce, archiviata l’inchiesta. Nessuna responsabilità per il sindaco Vignola

L’approssimazione operativa nell’applicare le norme del testo unico dell’ambiente nel fronteggiare l’emergenza tetracloroetilene c’è stata, non ci sarà però nessun processo rispetto all’inquinamento dei pozzi idrici di Consolazione ed Eustachio.

I pozzi sono stati sequestrati nel 2014 nell’ambito di una inchiesta che ha coinvolto il sindaco di Solofra Michele Vignola ed altri dieci indagati. Le ipotesi di reato andavano dal disastro ambientale all’avvelenamento colposo di acque, omissione di atti d’ufficio, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, interruzione di pubblico ufficio.

Il gip del tribunale di Avellino ha accolto la richiesta di archiviazione.

Per la contaminazione dei pozzi da tetracloroetilene non si è individuata una responsabilità precisa. Non si tratta di un fatto recente ma, stando a quanto appurato dai consulenti della Procura,  di una contaminazione storica determinata da fonti industriali dell’area che sono rimaste ignote.

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