Flop a Cinque Stelle: Ciampi vittima dei leoni da tastiera

Si è chiusa nel peggiore dei modi  la prima e “storica” amministrazione penta-stellata nel capoluogo.

Lo diciamo con sincero imbarazzo: un Sindaco totalmente abbandonato, balbettante, lasciato solo e costretto in una condizione di continuo flagello.

Dove erano i coraggiosi parlamentari della città? Quelli che a Roma fanno la bella vita politica e che hanno lasciato al suo destino il cittadino Ciampi?

Ma si, cosa può più interessare la misera politica avellinese ai Cittadini Gubitosa, Pallini, Grassi, al Sottosegretario cittadino Sibilia che respirano aria parlamentare romana?

E cosa ne è del famoso Meetup e di tutti gli attivisti del Movimento grillino?

In Politica tutto è perfettibile; con passione, disponibilità, esperienza e capacità.

Condizioni tutte variabili e variamente interconnesse al giudizio dell’opinione pubblica.

Quello che non può assolutamente mancare e il sentimento di Responsabilità.

Un sentimento incompatibile ai “leoni da tastiera”, depositari del giusto e del vero per poi “irresponsabilmente” lasciare soli i compagni di viaggio.

L’ennesima gaffe del Sindaco è stata provocata da altri. Il Cittadino Ciampi è stato vittima dei leoni di tastiera, di che mentre lui chiedeva, dal vivo, la disponibilità dei consiglieri, pubblicava sulla sua pagina fb un duro attacco alla loro responsabilità.

Incredulità e ironia tra quanti ascoltavano il cittadino Ciampi in diretta e leggevano sui telefonini quelle frasi in piena contraddizione con la “diretta”.

Per i pentastellati, la propaganda attraverso la comunicazione è stato un punto di forza. Bisogna essere bravi e veri professionisti nel gestire la comunicazione, anzichè improvvisati tastieristi.

Insieme a quei sentimenti di disprezzo verso i consiglieri comunali, il Sindaco ha pubblicato un lunghissimo post sulla sua pagina Facebook.

Ah, quella manina…

Chissà chi lo ha scritto. E’ lunghissimo e ripete centinaia di volte una sola parola: abbiamo, abbiamo, abbiamo.

Certo: avete, avete, avete. Evitiamo di completare la frase.

Ogni lettore saprà cosa aggiungere.

E’ un pò come quel tizio che in piena notta continuava a chiamare la moglie ad altra voce: Emma, Emma, Emma!!!

E il vicino, ormai stanco, lo fece smettere urlando: Emmarutt…

Buona notte.

 

 

SPOT