Rubavano di tutto: attrezzi agricoli e dipinti del ‘600. Sgominata banda di “topi d’appartamento”

Rubavano di tutto, dagli attrezzi agricoli ad un prezioso quadro raffigurante una “Madonna con Bambino” del 1600, attribuibile all’artista partenopeo Salvator Rosa. La banda di “topi d’appartamento” è stata sgominata questa mattina nell’ambito dell’operazione denominata “Madonna Nera” e che ha visto impegnati circa 100 uomini della Compagnia dei Carabinieri di Avellino. Interessati il capoluogo e comuni limitrofi.

I militari hanno esecuzione a quattro provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P. del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di altrettante persone, di età compresa tra i 35 ed i 60 anni, per il reato di furto aggravato. Per i tre più giovani è scattato l’arresto mentre a carico del più anziano componente della banda (60 anni) è stato emesso un provvedimento di obbligo di dimora Numerose le perquisizioni in atto col supporto del Nucleo Carabinieri Cinofili di Sarno e di un veicolo del Nucleo Elicotteri, giunto da Pontecagnano.

A dare il nome all’operazione dei militari proprio il noto dipinto recuperato la scorsa estate e parte da una denuncia di furto in appartamento, sporta proprio nel giugno del 2016, a seguito della quale personale specializzato dell’Arma ha effettuato un sopralluogo sulla scena del reato, rinvenendo varie tracce analoghe a quelle riscontrate in altri analoghi episodi che sarebbero stati poi denunciati e, per questo, riconducibili ai medesimi autori.

Grazie ad un’accurata attività di indagine è stato possibile appurare le responsabilità di ben 17 persone, indagate a vario titolo a seguito di vari furti perpetrati in abitazioni non solo dell’avellinese.

Per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine i malviventi erano soliti utilizzare mezzi di cortesia guidati da complici che venivano rimpiazzati ogni volta. Una volta individuato l’obiettivo e scelto il momento propizio, la banda metteva a segno il colpo, introducendosi nelle abilitazioni, forzando porte e finestre. L’autista, invece, faceva da “palo” all’esterno col compito di segnalare eventuali imprevisti. Per evitare di essere identificati, gli indagati agivano col volto travisato e guanti alle mani e, in alcuni casi, hanno continuato ad agire anche se sorpresi dai proprietari.

Rubavano di tutto: attrezzi agricoli, biciclette di valore, preziosi e tessere bancomat con annesso “pin” per effettuare il prelievo più alto possibile allo sportello bancomat più vicino. I gioielli rubati venivano fatti valutare presso gioiellerie e venduti a conoscenti che, identificati, sono stati denunciati per ricettazione. Tra la refurtiva recuperata e restituita ai proprietari anche l’antico dipinto della “Madonna con Bambino”, attribuibile all’artista partenopeo Salvator Rosa, che fu rubato nel 2005 da una villa barocca dell’hinterland salernitano e recuperato ad agosto scorso dopo una perquisizione domiciliare. L’opera, oggetto di accertamenti da parte del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è attualmente in fase di restauro.

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