VIDEO – Depuratore sequestrato, Vignola: “Regione intervenga”. Ambientalisti: “Vince la legalità”

Sequestro preventivo con facoltà d’uso per l’impianto di depurazione industriale di Solofra. Il provvedimento, emesso dalla procura della Repubblica di Avellino, è stato eseguito dai carabinieri del Noe. I militari hanno riscontrato la mancata esecuzione di alcuni lavori di ammodernamento ed adeguamento relativi al sistema di abbattimento delle esalazioni maleodoranti immesse in atmosfera ed all’esercizio dell’impianto in assenza di autorizzazione unica ambientale. Il primo cittadino di Solofra Michele Vignola dal canto suo ha sottolineato la necessità di portare a compimento i lavori di ammodernamento di un impianto che dipende dalla Regione Campania.

La notizia del sequestro dell’impianto di depurazione di Solofra è stata accolta con favore dagli attivisti del comitato “Difendiamo salute ed ambiente”: “Abbiamo combattuto di giorno e di notte contro tutto e tutti da semplici cittadini . Abbiamo ottenuto grandi risultati, riguardo al torrente Solofrana .
Abbiamo fatto in 8 mesi quello che in 30 anni non hanno fatto le generazioni passate .  Abbiamo denunciato tutto quello che accadeva d’illegale nel polo conciario, dalle molestie olfattive a scarichi illeciti (anche a Pasqua). Stamattina abbiamo avuto un grande e serio risultato, il sequestro al centro di depurazione di Solofra, che mette un punto deciso al nostro unico obiettivo: la salute nostra e dei nostri concittadini. Un grazie va alle forze dell’ordine che ci hanno dato supporto su ogni fronte ma il ‘grazie’ più grande va a voi che ci sostenete e ci incoraggiate a non mollare. Buona giornata a tutti … e ricordatevi che niente è impossibile. Viva la legalità”

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