LIVE TFN, De Rensis: “Non ci sono prove contro Izzo. Accuse assurde”

Prima dell’inizio del dibattimento ha parlato l’avvocato di Armando Izzo. Il llegale del calciatore Antonio De Rensis ha sottolineato come non ci siano prove nei confronti del suo assistito: “Le accuse sono leggerissime. Non ci sono prove. Piuttosto sono eccessive le richieste nei confronti del calciatore. Sei anni di reclusione sono una cosa mai vista. Avendo seguito tutti i processi per calcioscommesse, conoscendo di tale argomento vita morte e miracoli come dirò oggi ai giudici, ho visto tesserati con prove contro dieci volte superiori a quelle di Izzo finire con quattro mesi. Per cui questa richiesta è inspiegabile. A me interessa quello che diranno i giudici. Non quello che pensa la procura, che ricordo è solo una parte. Anche se in questo tipo di processo in maniera inspiegabile è quella che decide se uno deve andare a processo”. Su cosa è cambiato rispetto al tre marzo: “Tutte le carte in più che sono state date alla procura, tra le quali otto mesi di intercettazioni telefoniche a carico di Izzo e degli altri non hanno provato nulla. Non c’è una sola intercettazione che coinvolga Armando in nessun modo. Se non conversazioni con il suo procuratore nella quale parlano di questioni loro. Sia nel 2014 che negli otto mesi successivi non c’è nulla. Vorrei anche sottolineare che il signor Pini -che ha raccontato queste cose molto fantasiose e simpatiche tipo della telefonata durante l’intervallo con il cellulare che è sparito e non ricorda a chi ha venduto – è stato giudicato talmente credibile che fino all’udienza scorsa era ancora ai domiciliari, pur avendo reso interrogatorio il 25 agosto 2016. Quindi se noi dobbiamo distruggere l’esistenza di Izzo della sua famiglia, se dobbiamo dare un carico di penalizzazione ad una società importante come l’Avellino bisogna farlo con delle prove. Non con delle favole. Noi non dobbiamo dimenticare che Izzo avrebbe fatto questo accordo con un boss sanguinario della Camorra che avrebbe scommesso 400mila euro di tasca propria.  Izzo non tiene fede a questo accordo e non gli succede nulla. Siamo veramente nella fantascienza. Io spero che i giudici leggano le carte e non ascoltino dei racconti contraddittori. Privi di qualunque attinenza fatturale e legati alla realtà. Premesso che avrebbe detto di averne scommessi 400mila per vincerne 60 mila dovendo poi pagare questi presunti calciatori. Tu sei un capo clan e corrompi in teoria due calciatori che non giocano. Hai Pisacane che è un galantuomo premiato dalla Fifa che si sarebbe messo a disposizione come dici tu Accurso dicendo: “Non lo faccio per soldi, ma per fare un favore alla Vinella Grassi”. Non usi lui. Vai a cercare aiuto a due giocatori che non giocano. E poi durante l’intervallo devi contattare Peccarisi in pochi secondi che non centra nulla con il gol. Con due giocatori che non scendono negli spogliatoi come testimoniano le immagini Sky, ma restano sul campo”. De Rensis prosegue ancora: “Io credo che siamo difronte al nulla. Ho visto ripeto giocatori condannati per quattro mesi, dopo essere stati in galera,  condannati per associazione a delinguere con 600mila euro che erano arrivati a Lecce.Immortalati in foto con gli slavi. Se noi vogliamo dare sei anni a Izzo. Dopo ci saranno delle conseguenze. E’ necessario che la giustizia sia equivalente per tutti. Non avere due pesi o due misure”. Izzo sarà ascoltato? “Certamente, farà riferimento a questo presunto patto con Accurso che lui non ha mai avuto e che stranamente non avendo tenuto fede non è successo nulla ne a lui ne alla sua famiglia”.

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