Il diktat di Novellino: “Siamo nella bufera, voglio un Avellino cattivo e coraggioso”

AVELLINO CALCIO  – “Voglio un Avellino cattivo e coraggioso”. E’ questo il diktat del tecnico biancoverde Walter Novellino in conferenza stampa.  L’allenatore di Montemarano torna anche sulla sconfitta di Terni: “Mi è molto dispiaciuto per come sono andate le cose al Liberati. Chiedo scusa ai nostri tifosi che anche in questa occasione sono stati in tanti e non ci hanno fatto mancare il loro apporto. Si può anche perdere, ma ci vuole cattiveria ed io questa in Umbria non l’ho vista” e prosegue ancora: “Uso sempre la metafora della montagna che stiamo scalando. In questo momento siamo al centro della bufera. Siamo una squadra di alpinisti e non di marinai. Mi auguro di essere riuscito, in questi giorni, a far capire nuovamente ai miei ragazzi cosa significa giocare ad Avellino. La Spal è forte, ma dobbiamo scendere in campo senza alcun timore.  Nella vita ho paura solo per salute della mia famiglia”.
Carica ulteriormente l’ambiente, consapevole che il momento è fondamentale per le sorti della squadra: “La sfide contro Spal e Frosinone arrivano nel momento giusto. Dobbiamo avere fiducia nei nostri mezzi. Non bisogna assolutamente dimenticare quanto fatto di buono. I nove risultati utili consecutivi hanno dimostrato che questo gruppo ha dei valori. Rialziamo la testa e riprendiamo il nostro cammino”.

Difesa che nell’ultimo periodo non è stata brillantissima come i primi due mesi del girone di ritorno: “Ci sono alcuni calciatori stanchi, qualcuno di loro potrebbe riposare già in quesdta partita”. Sulla possibilità di rivedere Moretti, la cui assenza ha pesato non poco sull’economia del gioco biancoverde: “Sta benino. Deve effettuare un ultimo controllo. Poi decideremo”. 

Parole al miele per Verde: “E’ fondamentale per il nostro gioco. Non sta attraversando un buon momento. Ma è imprenscendibile per questo Avellino”.

Ultimo pensiero rivolto a Castaldo: “In settimana l’ho visto benissimo. E’ un giocatore strepitoso potrà darci una mano”.

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