Sidigas Avellino, mercato stoppato e caos sulla gestione

Contenziosi aperti, spettanze arretrate, procuratori, ex giocatori sul piede di guerra e un passaparola che non agevola le operazioni di mercato della Scandone Avellino, possibilità nell’intervenire in ottica di riparazione (fuori tre giocatori per infortunio) è minata da una serie di vicende che non consentono di operare.

Il caso del mancato pagamento dei bonus, l’ultimo in ordine di tempo, lo aveva sollevato l’ex Jason Rich, giusto un mese fa il quale decise di inviare, insieme con altri ex compagni, una lettera a De Cesare per richiedere i compensi arretrati, con l’auspicio di trovare una soluzione.

A questa missiva non ci sarebbe stata risposta e così è partito il lodo arbitrale al Bat, il tribunale arbitrale dello sport.

Il diesse Alberani, in merito, fece sapere che non c’era nulla di ufficiale, allontanando ogni tipo di preoccupazione.

Ora i lodi che bloccano le operazioni di mercato sarebbero già saliti a tre nell’arco di un mese, una situazione preoccupante ma che potrebbe essere sanata attraverso l’immediato pagamento di quanto dovuto a cestisti e procuratori che hanno avanzato le rispettive, legittime richieste per il loro operato svolto nei confronti del sodalizio biancoverde.

Da parte della società nessuna presa di posizione, nessuna comunicazione in merito a questa vicenda. Un silenzio che è nello stile Sidigas, società che ha sempre preferito i fatti alle parole.

E a quanto pare, anche procuratori e cestisti sono presto passati dalle parole ai fatti gettando nuove ombre sulla gestione della società di pallacanestro di Avellino.

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