“Giovani e politica. Chi ha detto che non si può? La più grande bugia è dire che i giovani si sono allontanati dalla politica. Le manifestazioni di questi giorni dimostrano esattamente il contrario. Ragazzi e ragazze di 17-18 anni, hanno un desiderio rabbioso e sconfinato di cambiare questo sistema marcio. Vorrebbero conoscere tutte le armi democratiche a loro disposizione per ribaltare le poltrone ai volponi, seduti da decenni in parlamento.
Purtroppo il sistema della politica li esclude, li allontana, li deride con la conseguenza che dimostrazioni pacifiche come quella di Torino, Milano e Napoli si trasformano in una protesta contro il “sistema” I giovani di oggi sono migliori dei pari età di qualche anno fa: possiedono molte più informazioni, non li freghi. E’ per questo che fanno così paura. L’informazione sul web ha distrutto il regime informativo imposto dai media tradizionali.
Il cambiamento adesso può iniziare! Bisogna partecipare, dare il proprio contributo nelle associazioni, nei partiti e in quelle istituzioni che offrono un’opportunità. Non si può più soltanto delegare.
Abbiamo il dovere di impegnarci ogni giorno per creare una nuova classe dirigente giovane, onesta, informata: basta gente che continua a riciclarsi.
Basta con le solite facce in tv e sui giornali: gente che da più di trent’anni ha fatto della politica un mestiere.
Basta con le raccomandazioni: si tengono fuori i meritevoli a favore dei più servili, mentre le istituzioni perdono di credibilità ad ogni livello.
Basta con la corruzione: non può far politica chi davanti agli ideali mette anche pochi spiccioli.
Basta con l’intolleranza contro chi la pensa diversamente!
Cominciamo dalla propria città, dal proprio piccolo paese ma partecipiamo attivamente alla vita politica mossi soltanto dall’intento di fare il bene della comunità.
Solo in questo modo avremo la possibilità di contribuire al cambiamento e nel caso il diritto di protestare”. E’ quanto afferma in una nota Francesco Celli, coordinatore provinciale giovani di IdV.
