Festa Democratica, ad Avella confronto su politica e informazione

Si terrà domani sera ad Avella, nell’ambito della giornata conclusiva della Festa Democratica, un dibattito dal titolo “La buona politica: comunicazione, informazione, democrazia e rappresentanza”. I lavori saranno introdotti dal segretario del Circolo Pd di Avella, Chiara Cacace. Parteciperanno il presidente del Corecom, Gianni Festa, il responsabile della redazione avellinese de “Il Mattino”, Generoso Picone e il direttore del quotidiano Ottopagine, Salvatore Biazzo.
Interverranno i senatori del Pd Enzo De Luca, vicepresidente della Commissione di Inchiesta sul Ciclo Integrato dei Rifiuti, quindi Vincenzo Vita, componente della “Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi”.
“Il dibattito di domani sera intende porre l’accento sulla inderogabile necessità di garantire e, in alcuni casi ripristinare, la massima trasparenza della politica, dentro i partiti e ai diversi livelli di responsabiltà istituzionale e di governo”. E’ quanto si legge nella nota del coordinamento provinciale del Pd. “In questo senso, la corretta informazione, diritto del cittadino sancito in Europa a garanzia della tenuta democratica e della salvaguardia dello sviluppo sociale ed economico, rappresenta la condizione indispensabile per il futuro della Repubblica nella Unione continentale.
In questa visione, un’informazione pluralista e puntuale equivale a nuovo patto tra la politica e il cittadino, basato su una ritrovata sobrietà nello stile della rappresentanza istituzionale, che deve riaffermarsi agli occhi dell’elettore, del contribuente e del cittadino, esclusivamente come servizio offerto alla comunità e allo Stato.
Questo impegno morale è essenziale per la politica e le istituzioni, ma riguarda anche chi opera nel sistema delle comunicazioni in Italia. Impegnata ad accompagnare la pubblica opinione attraverso la transizione economica e politica dell’Europa, l’informazione oggi più che mai deve rappresentare il tramite positivo tra il cittadino, le assemblee elettive e gli organi di governo, evitando nella lettura dei fatti quelle generalizzazioni e semplificazioni, che contribuiscono ad allontanare la pubblica opinione dalla politica, minando così la credibilità del nostro sistema democratico, fondato sulla rappresentanza”.

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