Il figaro Tommaso Conza: “Dopo mezzo secolo resto qui”

LA STORIA – Il tempo passa ma per Tommaso Conza, storico figaro di Apice e originario di Bonito, si è fermato. Da mezzo secolo continua a fare barba e capelli nel borgo fantasma del vecchio abitato apicese. Il sisma del 1952 ha costretto la comunità a lasciare le abitazioni pericolanti e a trasferirsi nel nuovo agglomerato realizzato qualche chilometro più su in un pianoro sicuro. Da allora però è rimasto solamente Tommaso Conza a guardia del budello di vicoli deserti e dei palazzi disabitati. La barberia di Tommaso è sempre aperta anche per consigli. “Da qui non andrò via- esclama il figaro irpino-. Sono troppo affezionato al borgo e i clienti poi sanno che mi trovano sempre a qualunque ora del giorno”. A bordo della sua Fiat 126 bianca Tommaso va e viene dal paese nuovo per servire la clientela che non manca affatto. Lunedì saranno esattamente cinquant’anni che Apice vecchia è stata abbandonata dagli abitanti. Tommaso commosso ricorda quel giorno nefasto, l’inizio della fine del paese, allarga le braccia mentre inforca le forbici e sciorina aneddoti.

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