Poste, scatta la mobilitazione per gli sportelli minori

LA MOBILITAZIONE – Alla fine non resta che la mobilitazione per gli sportelli postali dislocati nelle periferie che entro fine anno rischiano la soppressione. E come per gli ospedali e i tribunali minori pure in questo caso la popolazione irpina è chiamata a fare qualcosa per scongiurare la chiusura di agenzie postali comunque efficienti e utili per il territorio. Nella black list di Poste Italiane sono stati iscritti una decina di sportelli postali ubicati in contrade e frazioni da Castel del Lago a Serra di Pratola e San Michele di Pratola Serra, da Pila ai Piani di Frigento al Piano regolatore di Bisaccia, e ancora: Calore di Mirabella Eclano, Ariano stazione, Orneta e Palazzisi, popolose contrade del Tricolle, e Serra di Montefusco, Pagliara di Frigento, Chianche, Starze di Summonte. Insomma, la mappa del disagio postale è abbastanza ampia e variegata, e interessa l’intero territorio provinciale e migliaia di utenti che tra qualche mese dovranno scontare un altro, ennesimo, disservizio sociale. Le ricadute peggiori saranno per anziani e disabili, come sempre. In questo modo poi si penalizzano ulteriormente i piccoli borghi. E per questo molti sindaci hanno avanzato pure proposte coraggiose come quella di mettere a disposizione gratuitamente dei locali a Poste Italiane pur di mantenere vivo un servizio essenziale per le comunità che sono alle prese con altre grosse difficoltà. E così sono state promosse petizioni popolari da inviare alla direzione centrale di Poste Italiane di Avellino e al prefetto Umberto Guidato con la speranza di spuntarla sulla spending rewiev che continua a operare tagli indiscriminati ai danni della comunità.

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