Caso Poste Italiane: è scontro tra Uil e Cisl

“Siamo sorpresi, ma non più di tanto meravigliati per le inesattezze e delle presunte iniziative della Cisl Irpina e categoriale di cui alle note di stampa del 22 Ottobre . La Uil e la Uil/poste, con dichiarazioni, di tutt’altro contenuto, e già rilasciate nella passata estate dal segretario territoriale Tonino Castaldo, vogliono evitare facili allarmismi che si alimenterebbero per le inesattezze che vengono diffuse all’opinione pubblica. Ovviamente in tale comportamento potrebbero ravvisarsi interessi di “bottega” coinvolgendo indirettamente la Pubblica Opinione, oggi già attenzionata per le difficoltà quotidiane che si stanno vivendo”. Lo dicono in una nota Franco De Feo, Segretario Generale UIL e Tonino Castaldo, Segretario territoriale UIL POSTE. “La spending-review – si aggiunge – è inutile nascondercelo, colpisce come tutti anche Poste Italiane Spa, azienda che ha come socio unico il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e, in applicazione del decreto Scajola, inciderà sulla ramificazione degli sportelli postali sia nella nostra provincia che sul restante territorio nazionale. Ciò ovviamente non comporterà licenziamenti di personale, perché Poste nelle sue ristrutturazioni concordate con le OO.SS. non ha mai licenziato alcuno. Poste, però, nella riorganizzazione degli Uffici procederà, comunque, si alla razionalizzazione degli orari per quelli che sono ubicati in Sedi Comunali, come: Chianche, Petruro Irpino, Salza Irpina, Sant’Angelo a Scala ed altre; ma non certo alla loro chiusura, come prevede chiaramente e senza alcun dubbio il decreto Scajola. . Mentre procederà, sempre previo incontro con le OO.SS. di categoria e nel rispetto dei parametri di cui al decreto cui innanzi, alla eventuale chiusura di sportelli ubicati nelle frazioni Comunali. La Uil e la Uil/poste sono state e sono sempre attente alle esigenze del territorio e presenti ai vari tavoli aziendali con proposte ed iniziative a salvaguardia e tutela dello stesso e dei Lavoratori interessati. L’ultimo caso è di venerdì 19 u.s. e riguardava l’implementazione dei Palmari ai Portalettere, con l’attività di un controllo non previsto dalla legge. Come Uil/Poste a quel tavolo ci siamo trovati soli, per cui, a nostro parere, ravvisando nel comportamento aziendale una palese violazione dell’art.4 L.300/70, siamo stati costretti a segnalare il caso alla Direzione Territoriale del Lavoro; guarda caso, per altri colleghi, viceversa andava tutto bene. Ma, come suol dirsi, l’occasione in alcuni momenti porta a servirsi di qualsiasi mezzo pur di raggiungere eventuali fini. Non servono le strumentalizzazioni, soprattutto in periodi di elezioni RSU previste per il 13 e 14 novembre prossimi, prima di tutto la verità per evitare allarmismi ingiustificati. Sarà nostra cura aggiornare della vicenda l’opinione pubblica non appena si attiverà la prevista verifica al tavolo negoziale regionale. Come Uil ed Uil Poste continueremo ad impegnarci attivamente, a tutela e salvaguardia dei diritti sia degli uomini e delle donne di Poste Italiane che della collettività con fatti e non parole, perché sentiamo il dovere di trovare soluzioni ai problemi degli altri”.

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