L’INTERROGAZIONE – Il senatore del partito democratico Enzo De Luca sollecita l’intervento del Ministro della Salute sulla “questione celiachia”. Con una interrogazione presentata su sua iniziativa e firmata da altri trentacinque colleghi, il senatore irpino ha chiesto a Renato Balduzzi «le ragioni per le quali i prodotti dietetici senza glutine, acquistati in farmacia oltre il limite di spesa riconosciuto dal Servizio sanitario nazionale (Ssn), non possano essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi, dal momento che l’alimentazione priva di glutine è da considerarsi analoga ad una terapia farmacologica utilizzata per qualsiasi altra patologia cronica o rara (diabete mellito, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, ecc.)» e «come il Governo intenda intervenire per correggere quest’ingiustificata contraddizione». Partendo dalla premessa che il sostegno alle persone affette da celiachia è disciplinato dalla legge 123/2005 che all’art. 1 riconosce tale patologia come malattia sociale e all’art. 2 dichiara «gli interventi di cui alla presente legge sono diretti a favorire il normale inserimento nella vita sociale dei soggetti affetti da celiachia», che «il Servizio Sanitario Nazionale, sin dal 1982, eroga gratuitamente gli alimenti dietetici privi di glutine a favore delle persone affette da celiachia», nell’interrogazione si precisa che «l’accertata diagnosi, da parte di un centro ospedaliero o di un’Università di riferimento, dà diritto alla fornitura gratuita di alimenti dietetici senza glutine erogati dal Ssn» e che «i tetti di spesa, suddivisi per fasce di età e sesso, sono stati definiti per la prima volta dal Decreto ministeriale 8 giugno 2001 e successivamente confermati dal Decreto ministeriale 4 maggio 2006». Di qui, precisando che l’erogazione gratuita dei prodotti dietetici senza glutine ai celiaci è stata riconfermata con la legge n.123 del 4 luglio del 2005, che «l’adeguamento effettuato dall’allora Ministro della Salute con il Decreto ministeriale del 4 maggio 2006 ha ribadito una copertura pari a 140 euro al mese per gli uomini e a 99 euro per le donne» e che le prestazioni finalizzate alla diagnosi di celiachia sono erogate in esenzione a condizione che il sospetto diagnostico sia formulato da un medico specialista del Ssn», la sollecitazione di De Luca al Ministro Balduzzi.