POLITICA AVELLINO – “Nel rallegrarci per l’elezione di tre rappresentanti socialisti all’Assemblea Regionale Siciliana, non possiamo condividere i toni trionfalistici di chi considera le elezioni regionali Siciliane una vittoria del centrosinistra” – ad affermarlo è Giuseppe Sarno, Sezione Cittadina PSI Avellino, che commenta le elezioni siciliane.
“Le elezioni di ieri – continua Sarno – ci consegnano una Sicilia ingovernabile ed in cui probabilmente fra pochi mesi si dovrà tornare a votare. Lo stesso Crocetta ha ventilato questa ipotesi. I tre candidati considerati forti, non hanno preso neanche la metà dei voti dei siciliani. Certo è che la destra è stata massacrata ed il PD non può cantare vittoria se si considera che in termini percentuali ha avuto meno voti delle passate elezioni. L’ affermazione del movimento 5 Stelle dimostra d’altro canto che questo movimento, nel contesto in cui è avvenuta l’affermazione, è l’effetto e non la causa di un disfacimento politico in cui i partiti sembrano essere andati in vacanza.
L’alleanza PD- UDC, rappresenta una sconfitta per la democrazia e per la governabilità sottoposta com’è al ricatto di Lombardo e dei poteri forti, che in Sicilia non sempre rappresentano la legalità. Nello stesso tempo l’isolamento in cui si è volontariamente cacciata la sinistra ha portato al suo inevitabile suicido. Da una parte quindi vanno studiati meccanismi che servano a combattere l’astensionismo, dall’altra parte è necessaria una riflessione comune all’interno della sinistra, che mettendo da parte gli eroi, i salvatori della patria, cominci a ragionare insieme per trovare una soluzione per salvare la democrazia. A questo servono i partiti e questo dovrebbero fare i partiti che hanno sottoscritto il patto “Italia bene comune”. Infatti credere di poter esportare sul continente l’accordo PD/UDC, significherebbe esporre l’Italia agli stessi pericoli di ingovernabilità della in Sicilia. Bene farebbe Bersani, nei confronti del quale siamo impegnati a sostenere il patto sottoscritto fra PD,PSI,SEL, ad impegnarsi a rafforzare la coalizione di centrosinistra unica capace di provare a sconfiggere il populismo dei grillini e l’arroganza della destra.
Per ciò che attiene la città di Avellino si impone una riflessione ed intervento del PD locale il quale deve dire, dopo la fine disastrosa della consiliatura Galasso, se intende adottare il “modello Sicilia” o intende rispettare ad Avellino il patto “Italia bene comune”. La prima opzione infatti significherebbe consegnare la città all’UDC di De Mita e cioè il ritorno ad una politica delle clientele, ad una gestione del potere arrogante e negatoria di ogni progresso condannando la città a restare quel deserto in cui è stata ridotta.
Per noi socialisti di Avellino fare politica, naturalmente, non vuol dire solo occuparsi del proprio Partito. Dal punto di vista amministrativo, vogliamo dare spazio ad un metodo nuovo di gestione della cosa pubblica che sappia mettere al centro il cittadino, e non opere faraoniche o di propaganda iniziate e mai finite. Che sappia recuperare il concetto di “servizio pubblico” come servizio capace di migliorare la qualità della vita di tutti, con maggiore attenzione a quella parte della popolazione che soffre gli effetti della crisi economica. Nell’invitare quindi il Partito Democratico Irpino a pronunciarsi se intende adottare il patto sottoscritto a livello nazionale anche in città alle prossime elezioni amministrative e la sinistra antagonista a non suicidarsi in un isolamento sterile de improduttivo, ribadiamo ancora una volta la necessità di una forte coalizione di tutte le forze del centrosinistra per promuovere un programma politico all’insegna della forte discontinuità con il passato e che nello stesso tempo dica in maniera chiara un no deciso ad ogni ipotesi di “inciucio” con l’UDC dell’On.le De Mita”.