“La decisione del Consiglio dei Ministri conclama, ora e di fatto, una pilatesca ed insufficiente azione del Governo Regionale rispetto alla difesa delle Zone Interne con le sue diverse specificità e della nostra Avellino per la sua funzione di città capoluogo”. E’ quanto sostiene il consigliere provinciale Antonio Caputo.
“Il Consiglio e la Giunta Regionale non ha assunto una netta posizione rispetto a quanto richiesto dalla norma di legge, così come l’Assessore Regionale dell’UDC , che ha totalmente eluso le considerevoli ed opportune ragioni dell’Amministrazione Provinciale e di quanti vogliono difendere la funzione e il ruolo della nostra città di Avellino quale capoluogo. Ora – prosegue Caputo – bisogna decisamente dar vita, all’interno dei due consessi provinciali e dei due capoluoghi di provincia, alla nomina di commissioni di rappresentanza supportate da funzionari delle quattro Amministrazioni direttamente interessate, per promuovere opportunamente dal basso una proposta da presentare alla Regione ed agli Organi di Governo Nazionale, che possa essere condivisa e recepita.
Il confronto deve evitare una guerra tra poveri e concordare, per il futuro una mediata, equa individuazione, all’ interno delle due Province e fra le due Città, della collocazione delle apicalità e funzioni della Pubblica Amministrazione. Altresì bisognerà chiedere alla Regione di mantenere inalterato per la città di Avellino il flusso dei fondi comunitari ed i finanziamenti previsti specificatamente per le città capoluogo, compreso il mantenimento delle apicalità e degli Uffici Regionali presenti alla sede di Avellino, onde non correre il rischio di deistituzionalizzare, dopo la beffa, una provincia che risponde a tutti i requisiti di legge, la nostra Irpinia. Tra gli Enti interessati, bisogna dar vita così, solertemente, ad un ragionamento di sistema anche per i Servizi Pubblici Locali ed a valenza nazionale, che non penalizzi nessuna delle due Province, ovvero la città di Avellino alienata, nostro malgrado, dalla rilevante e non sostituibile funzione di capoluogo. Ovviamente non è affatto in discussione la funzione di rappresentanza e sede legale della nuova Provincia Irpino-Sannita alla sede di Palazzo Caracciolo di questa città.
La Politica e forse noi compresi, su questo argomento deve fare ammenda per non aver vigilato abbastanza su una norma che si tradurrà inevitabilmente in una perdita di importanza della nostra Avellino. Cerchiamo di contenere i danni difendendo e concertando le Funzioni Amministrative possibili”, conclude Caputo.