Province, Musto: “Subito referendum per passare con la Basilicata”

“La politica Irpina è passata da sette grandi a sette nani e la frittata si è compiuta! L’emendamento Viespoli è una porcata! Fatta passare in silenzio da qualcuno che aveva o ha altri interessi. Tutto questo si compie ai danni della città di Avellino e degli irpini. Questo governo, succube dei padroni tedeschi, dimentico della storia Patria, fa dell’Italia esempio di macelleria sociale. Proporremo un referendum per passare con la Lucania, basta con la Campania e con le sue schifezze.” Così, in maniera durissima, si è espresso il Segretario di ApI, Nino Musto, rispondendo alle domande del giornale Beneventano il Sannio. “La Segreteria Provinciale di Alleanza per Italia – aggiunge – si mobiliterà per una massiccia partecipazione alla manifestazione popolare di Domenica mattina. Noi, non come fanno altri, diciamo che deve essere la piazza a parlare, visto l’assenza di molte istituzioni. Le proposte, che oggi vengono invocate, andavano fatte a tempo debito. Chi oggi parla di proposte, ci chiediamo, dove era quando si stava consumando questo delitto ai danni dell’Irpinia? Differentemente abbiamo apprezzato le parole del Presidente Sibilia di stamane a TG Sky24 e lo sosterremo in qualsiasi iniziativa voglia portare avanti per tutelare gli interessi degli Irpini. Non possiamo, però, non cercare di capire come possa essere passata in Senato la norma Viespoli, senza che nessun parlamentare irpino l’abbia capita o contrastata, in special modo come sia passata sotto il naso di chi è compagno di partito di Viespoli. Ci chiediamo, inoltre, la fusione e il calpestare la dignità di un intero popolo come possa raccogliere il plauso di qualche nostro rappresentante al parlamento? Dopo il calcio, la storia? Siamo certi che la Consulta cancellerà questa boutarde. Comunque il 15 di novembre, in occasione della sua visita in provincia, chiederemo al nostro Presidente Nazionale, Bruno Tabacci, impegnato nelle primarie del Centro-Sinistra, di tutelare, nel prossimo governo, l’Irpinia. Sul governo, infine, ci preme sottolineare che è a digiuno della storia d’Italia. Ha cancellato luoghi incancellabili, quali: Reggio Emilia, Pisa, Mantova ecc. ; tutto in nome di una razionalizzazione di costi. Razionalizzazione di costi che non ha saputo quantificare. Altro che Professori, dilettanti allo sbaraglio”.

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