Province, Viespoli risponde agli attacchi: “Nessuna furbata”

“Io non faccio furbate, né scippi territoriali. Sono altri che storicamente si sono esercitati in furbate e prevaricazioni. Nè rivendico alcunché, perché ho senso della misura e rifiuto l’autoreferenzialità. Affermo una posizione e ribadisco la convinzione”. E’ quanto afferma il senatore beneventano Pasquale Viespoli, a seguito degli attacchi ricevuti da amministratori e politici irpini sulla questione delle Province, ed in particolare, sulla decisione di assegnare a Benevento lo status di capoluogo della nuova Provincia che vede insieme Irpinia e Sannio.
“A mio avviso – prosegue Viespoli – oggi fare gli interessi del Sannio e dell’Irpinia significa concretizzare la Provincia delle aree interne per ragioni culturali e per migliorare la competitività del sistema produttivo e la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici. La questione del capoluogo è legata a un criterio di ordine generale; non è il gol in fuorigioco in un derby tra vecchi nemici ma un criterio per tutte le squadre che partecipano allo stesso campionato. Un criterio già individuato in occasione della deliberazione del Consiglio dei ministri del 20 luglio e ribadito in sede di conversione in legge del decreto sulla spending review, con emendamento a firma, tra gli altri, dei relatori del provvedimento, espressione di PdL e Pd.
Tutto il resto è mistificazione, fuga dalle responsabilità, ricerca alibistica del capro espiatorio. Per quanto mi riguarda non mi sottraggo nè alle polemiche nè alle responsabilità né ai confronti in ogni sede. Proprio per questo ho il dovere di replicare agli insulti e di non assecondare la manipolazione della realtà”, conclude Viespoli.

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