Cantù-Avellino 79 a 67. Ennesimo ko esterno per i biancoverdi

AVELLINO BASKET – La squadra di Valli cerca il successo esterno sul difficile campo di Cantù. I biancoverdi devono rinunciare all’infortunato Warren, oltre che ad Hardy. La situazione di quest’ultimo non si è ancora sbloccata. Un successo servirebbe a dare seguito alla bella vittoria interna ottenuta ai danni di Bologna. Punti che sono serviti per la classifica, ma che hanno permesso ad Avellino di guardare anche con maggiore ottimismo alla sfida contro il quintetto guidato da Trinchieri. Una partita fondamentale che precede l’altra trasferta in programma nel prossimo week-end a Sassari.

Quintetti di partenza:
CANTU’: Smith, Markoishvili, Leunen, Mazzarino, Cusin
AVELLINO: Richardson, Mavraides, Shakur, Johnso, Dragovic

1° quarto: 19-10
Una prova per ora tutt’altro che confortante quella della Sidigas, nonostante un avvio positivo. Come contro Bologna a Cantù e Mavraides ad aprire le danze a favore di Avellino. Sono suoi i primi tre punti del match. A cui rispondono Cusin e Mazzarino. Nelle prime battute del match la formazione irpina si difende con ordine e riesce a portarsi avanti sul 4-8. Le due squadre riescono ad annullarsi e a far andare i tiratori prescelti poco alla conclusone. Cantù riesce a rialzarsi e a portare il match sull’8-8. Valli manda nella mischia Ebi e Spinelli, ma la mossa non porta i frutti sperati. Padroni di casa avanti 12 a 8 con Tyus e Tabu. Cantù preme sull’acceleratore e con un ottimo Markoishvili tocca il massimo vantaggio (19 a 8). Johnson con due tiri liberi rende il risultato meno amaro: 19-10.
2° quarto: 33-28
Tyus è un fiume in piena, Shakur e Johnson provano a prendere per mano Avellino. Cantù gioca in scioltezza, non lasciando alcun spazio ad Avellino. Biancoverdi che falliscono tre triple consecutive, ma che riescono ad accorciare le distanze grazie all’ottimo Richardson (25-17). Una squadra quella biancoverde che però riesce a vanificare quanto di buono fatto con i numerosi errori in fase d’attacco. Shakur e Mavraides permettono di tornare in partita (27-22). Poi quattro punti di fila di Dragovic riportano Avellino sotto (30 a 28). La tripla finale di Leunen viene accolta come una liberazione. Il quarto termina 33 a 28 a favore dei padroni di casa.
3° quarto: 61-44
L’inerzia dell’incontro non cambia. Avellino sbaglia tanto e Cantù va a segno con numerosi tiri liberi. Dragovic prova a rimettere i suoi in gara con cinque punti, ma i padroni di casa grazie a Mazzarino e Leunen riescono a distaccarsi (44-33). La Scandone sbaglia tanto, molto, troppo e la squadra di Trinchieri approfitta delle numerose défaillance. E’ un Avellino che si scoglie come neve al sole e nonostante Ebi e Biligha provano a far rialzare la testa ai lupi, il passivo è pesante 61- 44.
4° quarto: 79-67
Avellino crolla e si fa prendere dal nervosismo. Il primo a finire sul taccuino dell’arbitro è Ebi seguito da Dragovic. Cantù estende il suo vantaggio, andando sul 67-48. L’Arena si conferma un tabù per Avellino, Richardson e Mavraides mettono i biancoverdi in carreggiata, ma Leunen spegne i sogni di rimonta con una grande tripla. Avellino sprofonda e la sfida finisce 79-67.

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