Monica: “Caro Pd mi hai deluso, non ti voterò”

“Caro PD, a queste condizioni, non ti voto”. Inizia così una lettera aperta inviata al nostro giornale on line da Gaetano Monica. “Tutto avrei immaginato – si legge ancora – tranne di non poter festeggiare, finalmente e dopo un ventennio, il risultato di un’elezione. E’ dai, lontanissimi anni della “discesa in campo” del Berlusca, che ho passato la notte del post voto insonne. Mi stavo preparando ai sicuri festeggiamenti: champagne- quello vero, per una volta-. Poi a bloccare il “tappo” ha provveduto un tappino irpino che si è messo in testa di fare l’onorevole. Mi spiego meglio: Avevo sperato che il PD fosse, finalmente diventato un partito adulto, autenticamente riformista, erede della tradizione laica che in Italia non ha mai avuto accesso alle stanze del potere. Avevo sperato che il leader di quel partito diventasse il Presidente del Consiglio per scelta dei suoi militanti e dei suoi dirigenti, con il timbro, ca va sans dire, dei cittadini elettori. Avevo sperato che la politica, quella con la c maiuscola, prendesse in mano le redini del Paese abbandonando ogni populismo. Avevo sperato che la giustizia rientrasse nei suoi alvei con la fine dell’intrusione in campi che non le appartengono. Avevo sperato in un radicale rinnovamento della classe dirigente, in tutti i campi a partire dal Parlamento. Delusione cocente su tutti i fronti: Il PD, vincitore annunciato delle prossime elezioni, non ha nessuna intenzione di smettere i panni della federazione tra ex cattolici ed ex comunisti con i primi impegnati in un’anacronistica difesa di status, privilegi ed ingerenze delle gerarchie ed i secondi impermeabili ad ogni contaminazione della vera tradizione riformista e laica del Paese: quella socialista. La politica è arte difficile che pretende il rispetto di regole rigide. Una è quella che, laddove vige la democrazia fondata su partiti seri e non solo preelettorali, questi selezionano le classi dirigenti e le propongano all’attenzione dell’elettorato assumendo su di se il rischio per le scelte sbagliate. Il PD che fa? Fa le primarie che sono un’autentica “boiata” dove un tipino, fiorentino vorrebbe competere con il Segratario di un grande partito utilizzando simpatizzanti di altre forze politiche. Che razza di pretesa è questa! Come può un partito che si rispetti accettare una cosa simile. Che, poi, le primarie siano una grandissima sciocchezza è confermato dall’immediata adesione al sistema dell’Angiolino berluschino. Dopo la lunghissima, ahinoi, parentesi berlusconiana, un Paese che si rispetti avrebbe detto basta ad ogni avventurismo e ad ogni populismo. MAI più uomini soli al comando! Questo avrebbe risposto un Paese serio! Da noi si affaccia sul proscenio, dopo il barzellettiere dilettante il comico professionista. Com’è vero che non c’è mai limite al peggio. Avevo sperato che la giustizia si accontentasse dei suoi non pochi privilegi e riprendesse ad esercitare nel nome del Popolo e non di se stessa le proprie funzioni. Chi te lo dà! Sempre pronti ad impallinare ogni avversario vero o ritenuto tale con un’arroganza ed una spregiudicatezza incredibili. Guai a toccarli, loro ed i loro privilegi! Con pensionati ed indigenti costretti a tirare la cinghia, indovinate chi continua bellamente a percepire stipendi e prebende senza tagli? Grandi, si fa per dire, dirigenti pubblici e magistrati. Avevo sperato, io credulone fino in fondo, che i proclami di rinnovamento trovassero riscontro nella formazione delle liste. Manco a parlarne! Forse sarei riuscito a superare che i vari Scilipoti, Purpette, analfabeti di ogni rango e specie, puttane e mantenute, potessero farla franca ma in dosi minime. Che, invece si ripropongano le solite facce, i soliti nomi questo proprio no! Da noi succede di più e di peggio. Non solo ripropongono il povero De Luca che, in un partito serio sarebbe una decente ottava fila, non solo continuano, orgogliosamente a farsi guidare da uno che è accusato di falsa testimonianza non per la solita banale truffa ai danni di un’assicurazione ma per aver mentito in faccendine di trattative con la peggiore organizzazione criminale che abbia mai solcato il pianeta; ora accettano il ricatto del capo di un gruppo di clientes che ha distrutto la città di cui è stato indegno Primo Cittadino e che tratta i suoi elettori da gregge. Questo proprio no! Tutto ma pecora no! Per queste ragioni, NON voterò il PD!”.

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