Confindustria: un piano formativo per i lavoratori in mobilità

La via della ripresa economica passa per la formazione. Quest’asserzione è ancor più vera in questo momento in bilico fra CRISI e RIPRESA, in cui è necessario promuovere delle iniziative di crescita inclusiva, che favoriscano cioè l’aumento del tasso di occupazione insieme alla coesione economica e sociale.
Confindustria Avellino, grazie anche alla condivisione progettuale delle parti sociali sindacali, CGIL, CISL e UIL ed all’operatività della propria società di servizi, Ricerche e Studi srl, ha progettato e realizzato un piano formativo dedicato ai lavoratori in mobilità della nostra provincia.
L’incidenza strategica della formazione sulla crescita si esplicita con due fattori chiave: le risorse umane e la competitività aziendale. Riqualificare e accrescere la professionalità, vuol dire infatti offrire nuove possibilità di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle imprese in vista della ripresa dei mercati produttivi; significa dunque combattere fenomeni di esclusione sociale legati all’assenza di lavoro contribuendo all’innovazione sociale per le categorie più vulnerabili. I lavoratori in mobilità sono considerati soggetti vulnerabili a rischio esclusione per questo vengono promosse delle politiche specifiche di sostegno, anche, attraverso la formazione, per mettere in moto il circolo virtuoso della crescita inclusiva.
L’intervento di riqualificazione nato da una attenta analisi dei fabbisogni aziendali è destinato a formare la figura del manutentore polivalente. Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito conoscenze e abilità pratiche che li renderanno capaci di espletare attività di manutenzione di primo livello e quindi di operare in maniera qualificata in azienda. L’obiettivo è non solo di incidere sulle competenze del personale a rischio di fuoriuscita dal mercato del lavoro ma anche di dare un segnale di speranza rispetto all’impegno serio e qualificato nel mondo della formazione spesso inflazionato da sedicenti progettualità che minano la fiducia di persone già “sfiduciate”.
La Confindustria per permettere ai discenti di “ respirare” di nuovo l’impegno lavorativo sulla linea, ma anche e soprattutto di tradurre immediatamente in concretezza ed operatività i principi teorici spiegati in aula dai docenti, ha allestito presso le proprie aule formative di Via Cesare Uva, un laboratorio di pneumatica, oleodinamica, elettromeccanica e PLC. Il percorso formativo, avviatosi agli inizi del mese di ottobre con la fase di aula e laboratorio, si concluderà con una fase di stage aziendale della durata di 240 ore, occasione fondamentale di conoscenza reciproca per il lavoratore e l’impresa.

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