Congresso PD, nota del Laboratorio Democratico

Congresso PD, nota del Laboratorio Democratico
Il Laboratorio Democratico si esprime in una nota, a seguito dell’elezione dei primi membri della Commissione di Garanzia per il prossimo congresso del PD: “Apprendiamo dalle colonne dei quotidiani cittadini che ieri la direzione provinciale, ha eletto i primi dieci membri della Commissione di Garan…

Congresso PD, nota del Laboratorio Democratico

Il Laboratorio Democratico si esprime in una nota, a seguito dell’elezione dei primi membri della Commissione di Garanzia per il prossimo congresso del PD: “Apprendiamo dalle colonne dei quotidiani cittadini che ieri la direzione provinciale, ha eletto i primi dieci membri della Commissione di Garanzia per il prossimo congresso rappresentanti: area Franceschini “6”, area Bersani “4”. Apprendiamo e confermiamo che non tutti i componenti della Direzione sono stati convocati, atteso che il nostro iscritto, e primo eletto tra i Consiglieri provinciali, Fernando Romano, era ed è all’oscuro di tutto. Se è vero che “Laboratorio Democratico” non ha ancora assunto una posizione sulle mozioni nazionali, perché DEMOCRATICAMENTE questa scaturirà dall’assemblea di circolo che seguirà dopo i dibattiti che già si stanno tenendo ed a cui si è intenzionati ad invitare tutti i rappresentanti delle diverse mozioni, è anche vero che il nostro circolo, che è rappresentato da dirigenti già comunicati nei dovuti tempi e nelle dovute forme al partito, meriterebbe una maggiore considerazione. Non si deve dimenticare, ma sembra che questo troppo spesso stia accadendo, che al momento, “Laboratorio Democratico” rappresenta ed è rappresentato da: – dal 50% di coloro che nella città di Avellino nel maggio 2008 aderirono al PD; – i primi eletti alle scorse elezioni amministrative; – dagli oltre 600 iscritti al Circolo e quindi al PD, su circa 2.000 adesioni al PD raccolte entro lo scorso martedì su tutto il territorio cittadino. Tutto ciò non è frutto del caso, ma semplicemente di un modo di fare politica sul territorio e per il territorio che ci sta continuamente premiando. In un partito dove sempre più spesso si sta dando voce a chi voce non ha, noi vogliamo precisare, prima che i soliti noti si preparano a lanciare strali ed anatemi, che non vogliamo né prevaricare, né comandare, non è il nostro modo di fare politica. Vogliamo PARTECIPARE e AMMINISTRARE. Lo chiediamo noi, ce lo chiede in modo sempre più pressante il vero popolo del PD”.

SPOT