Poste, si compatta il fronte dei sindaci contro la chiusura

IL DISAGIO -Cresce e si compatta il fronte dei sindaci contro la soppressione degli sportelli postali minori che rientra nel piano nazionale di razionalizzazione adottato e attuato da Poste Italiane con l’accordo dei sindacati di categoria che hanno avuto garanzie sulla salvaguardia occupazionale del personale. Sale la tensione nelle piccole comunità irpine e sannite che da giorni sono alle prese con mobilitazioni, sit-in e petizioni per scongiurare la chiusura definitiva di agenzie comun…

IL DISAGIO -Cresce e si compatta il fronte dei sindaci contro la soppressione degli sportelli postali minori che rientra nel piano nazionale di razionalizzazione adottato e attuato da Poste Italiane con l’accordo dei sindacati di categoria che hanno avuto garanzie sulla salvaguardia occupazionale del personale. Sale la tensione nelle piccole comunità irpine e sannite che da giorni sono alle prese con mobilitazioni, sit-in e petizioni per scongiurare la chiusura definitiva di agenzie comunque funzionanti ed efficienti. Domattina alle 10.30 nell’aula consiliare di Venticano su iniziativa dei sindaci Luigi De Nisco e Pasquale Giuditta si terrà un incontro pubblico per fare il punto del disagio e per adottare insieme le prossime linee d’azione da portare avanti. L’obiettivo è ottenere un’ulteriore proroga per scongiurare la penalizzazione di borghi alle prese con una serie di disagi cronici. La posta almeno ha sempre garantito un servizio impeccabile a collettività che adesso temono l’avanzata della desertificazione sociale.

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