Pd, è scontro aperto: appello a Franceschini

Pd, è scontro aperto: appello a Franceschini
“L’assenza contemporanea e non casuale da parte di tutti e sei i membri in quota della mozione Franceschini della Commissione di garanzia per il Congresso del PD ha impedito l’insediamento della Commissione stessa. Si tratta di un atto di una gravità senza precedenti: un messaggio di una parte, quel…

Pd, è scontro aperto: appello a Franceschini

“L’assenza contemporanea e non casuale da parte di tutti e sei i membri in quota della mozione Franceschini della Commissione di garanzia per il Congresso del PD ha impedito l’insediamento della Commissione stessa. Si tratta di un atto di una gravità senza precedenti: un messaggio di una parte, quella che sostiene la rielezione di Franceschini, che, utilizzando la sua attuale posizione di forza, dice all’intero partito che il congresso sarà uno scontro senza regole, di pura e semplice conta, in cui vince non chi sarà stato più capace di convincere ma chi avrà allineato il più consistente pacchetto di tessere”. E’ quanto scrivono in una nota i componenti della commisione di garanzia del Pd: Lucio Fierro, Sergio Barbaro, Carmine Russo e Francesco Todisco. “La diserzione di ieri sera – c’è ancora scritto – viene al seguito di un primo atto di arroganza, quello consumato in Commissione Tesseramento dove si è tentato di validare, senza la maggioranza richiesta dei due terzi, una raccolta delle adesioni fuori e contro ogni regola statutaria e di correttezza anche a costo di vedersi annullare l’anagrafe degli iscritti. La Commissione di Garanzia era stata convocata, infatti, non solo per procedere al suo formale insediamento ed alla nomina del suo Coordinatore, ma anche per decidere sui ricorsi sul tesseramento su mandato specifico della Commissione Regionale. Gran parte di questi ricorsi, tra gli altri quelli relativi ai circoli di Atripalda, Bisaccia, Montecalvo, Monteforte, Montemiletto e Serino denunziavano un tesseramento ‘parallelo’ illegale fatto con modelli consegnati non si sa da chi ed a che titolo a persone senza alcun diritto a raccogliere adesioni. Si è trattato, con ogni evidenza, di un tentativo maldestro di stravolgere i rapporti di forze soprattutto laddove particolarmente forte appare essere l’area bersaniana”. “Noi avvertiamo il bisogno, dopo che lo avevamo già fatto in maniera formale ed informale con tutti gli organi del partito- aggiungo i quattro esponenti del Pd- di lanciare un messaggio di forte preoccupazione agli iscritti, a coloro che, senza la mediazione di nessuno, rivolgendosi al segretario del circolo di riferimento o attraverso internet hanno scelto l’impegno nel PD. Un congresso senza regole, destinato alla rissa confligge con il loro bisogno di esserci e di far sentire la propria voce, di intervenire sui caratteri da dare al PD, di scegliere i dirigenti non sulla base di un ‘intruppamento’ a prescindere, ma avendo preso parte ad un confronto vero, politico, sulle scelte da fare. Chi sceglie la prepotenza, la rissa, la conta di ‘anime morte’ non ha idee da mettere in campo ed ha già perso, finanche se, con questi metodi e costringendo gli altri a ritrarsi, dovesse conseguire il 100% dei voti. A Franceschini, che non è solo uno dei candidati ma il segretario di garanzia per l’intero partito, chiediamo un intervento politico forte, aggiuntivo a quelli richiesti alle Commissioni di Garanzia Regionale e Nazionale, teso a scongiurare che questo avvenga”.

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