Cisl Fp Irpinia Sannio, domani primo congresso provinciale

Il 1 e 2 febbraio 2013 si celebrerà il 1° Congresso Provinciale della CISL Funzione Pubblica Irpinia Sannio presso il Viva Hotel ad Avellino. “La CISL – si legge nella nota – ha voluto, in questa stagione congressuale, riorganizzare le categorie sui territori provinciali, rendendo più funzionale l’azione svolta soprattutto in piccole realtà che, come Avellino e Benevento, sono destinate ad essere abbandonate nelle scelte di una governance regionale che poco concede laddove è ridotta la ricerca d…

Il 1 e 2 febbraio 2013 si celebrerà il 1° Congresso Provinciale della CISL Funzione Pubblica Irpinia Sannio presso il Viva Hotel ad Avellino. “La CISL – si legge nella nota – ha voluto, in questa stagione congressuale, riorganizzare le categorie sui territori provinciali, rendendo più funzionale l’azione svolta soprattutto in piccole realtà che, come Avellino e Benevento, sono destinate ad essere abbandonate nelle scelte di una governance regionale che poco concede laddove è ridotta la ricerca del consenso.
Al Congresso parteciperanno i delegati eletti nei posti di lavoro, autorità e Direttori di Enti ed Amministrazioni i cui contributi costituiranno elemento di confronto con i Segretari Generali Mario Melchionna ed Attilio Petrillo, Segretari delle UST di Avellino e Benevento, Rino Brignola, Segretario Generale della CISL FP Campania, Lina Lucci, Segretario Generale della USR CISL Campania e Giovanni Faverin, Segretario Generale Nazionale della CISL Funzione Pubblica.
Nel corso del congresso oltre ad eleggere gli organi statutari, verrà proposta una piattaforma da presentare alla politica ed alla dirigenza provinciale e regionale sulle più cogenti vertenze aperte a cominciare dalla sanità, ai precari, ai contratti decentrati, alle comunità montane. Elemento dominante della discussione sarà la spending review intesa come opportunità per riorganizzare la pubblica amministrazione e prima di procedere con tagli al personale ed alle risorse economiche e vera attenzione agli sprechi intesi come costi inutili della politica, per le partecipate e convenzioni o esternalizzazioni di servizi che potrebbero essere resi dal personale interno da riconvertire, quindi, in più produttività”, conclude la nota.

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