MONTELLA – E’ in programma per lunedì 4 marzo, presso il Circolo della Stampa di Avellino, l’incontro divulgativo sul tema “Miglioramento degli standard qualitativi del prodotto Castagna di Montella fresco”. Il seminario rientra nel progetto “Castagna di Montella: valorizzazione e innovazione tecnologica sostenibile della filiera” – FILCAMON. Il progetto è stato condotto dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Un progetto sviluppato nell’ambito del Progra… |
MONTELLA – E’ in programma per lunedì 4 marzo, presso il Circolo della Stampa di Avellino, l’incontro divulgativo sul tema “Miglioramento degli standard qualitativi del prodotto Castagna di Montella fresco”. Il seminario rientra nel progetto “Castagna di Montella: valorizzazione e innovazione tecnologica sostenibile della filiera” – FILCAMON. Il progetto è stato condotto dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Un progetto sviluppato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Psr/Campania 2007-2013-Mis. 124.“Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e settore forestale”. All’incontro divulgativo del 4 marzo porteranno il loro saluto il Consigliere delegato all’Agricoltura della Regione Campania, onorevole Daniela Nugnes; il Commissario Straordinario della Provincia di Avellino, professore Raffaele Coppola; il dirigente della Regione Campania, dottore Italo Santangelo; il direttore della Federazione Provinciale Coldiretti di Avellino e presidente Ismecert, dottore Marcello De Simone; il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Sezione di Avellino, dottore Antonio Mango. La presentazione del progetto sarà curata dalla dottoressa Maria Aponte dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Il dottore Giuseppe Blaiotta, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, relazionerà su “Interventi sul processo di curatura delle castagne”; la dottoressa Simonetta Caira dell’ISA CNR di Avellino relazionerà su “Acque di curatura: rifiuto o risorsa?”. Il professore Antonio De Cristofaro, dell’Università degli Studi del Molise, affronterà il tema “Il Cinipide galligeno del castagno: una sciagura o un’opportunità”, mentre il dottore Valentino Ruggiero, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, relazionerà su “Ottimizzazione del protocollo di produzione della birra alla castagna”. Al termine del seminario è prevista la degustazione di diverse tipologie di birra di castagna sviluppate in ambito progettuale. Da segnalare che per venerdì 1 marzo, il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, curerà la presentazione/degustazione all’evento “Agrisud”, presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, della produzione della birra alla “Castagna di Montella”. “La filiera castanicola irpina – spiegano dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” – evidenzia una situazione di non completo sfruttamento delle sue potenzialità in termini di creazione e distribuzione di valore e, a soffrire di questa situazione è soprattutto la fase di trasformazione tecnologica che non appare in grado di valorizzare pienamente le risorse impiegate nella produzione. La crescente popolarità della birra artigianale – aggiungono – ha portato alla ricerca di elementi caratteristici che potessero differenziare il prodotto italiano rispetto a quello dei paesi europei con consolidate e antiche tradizioni in materia. Il più valido tentativo di distinzione della produzione brassicola in tal senso è derivato dall’utilizzo delle castagne. Il ricorso a questo frutto è quasi ad esclusivo appannaggio dei birrai italiani e probabilmente rappresenta il primo stile birrario prettamente nazionale. D’altronde l’alto contenuto in carboidrati complessi rende la castagna fonte di fermentescibili, dona una buona struttura al corpo, favorisce la persistenza della schiuma, offre aromi delicati che ben si abbinano con gli altri componenti”.