L’Avellino Rugby soccombe nel derby contro l’Arechi

Nel recupero della prima giornata del girone di ritorno, ieri mattina alle ore 11:00 si sono affrontate al Donato Vestuti di Salerno, i padroni di casa dell’Arechi Rugby e l’Avellino Rugby. Hanno avuto la meglio i locali, battendo 21-0 gli irpini, con tre mete di cui solo la prima trasformata e due calci piazzati. Seconda sconfitta consecutiva quindi per la compagine avellinese ma a differenza della disfatta di Fuscaldo, ad opera della capolista Mastini, quest’oggi possiamo tranquillamente ribad…

Nel recupero della prima giornata del girone di ritorno, ieri mattina alle ore 11:00 si sono affrontate al Donato Vestuti di Salerno, i padroni di casa dell’Arechi Rugby e l’Avellino Rugby. Hanno avuto la meglio i locali, battendo 21-0 gli irpini, con tre mete di cui solo la prima trasformata e due calci piazzati. Seconda sconfitta consecutiva quindi per la compagine avellinese ma a differenza della disfatta di Fuscaldo, ad opera della capolista Mastini, quest’oggi possiamo tranquillamente ribadire che il club caro al Presidente Roca è uscito a testa alta dalla contesa. Lo conferma il buon primo tempo disputato, conclusosi con un 5-0 per i gialloblu di casa, ma con tante occasioni sciupate dagli ospiti, purtroppo la ripresa quando la band del duo Caliano&Bianco, sembrava ad un passo dalla rimonta, son stati frenati dalla Dea Bendata che li privava dei due suoi uomini migliori, dapprima al minuto numero dieci il petisso Miele era costretto a lasciare il rettangolo per un trauma distorsivo al ginocchio sx, subito dopo il biondo finger pass serinese Roberto “Bob” De Luca, fa vivere un brutto quartod’ora ai presenti, dopo un travolgente azione personale, viene fermato, nel cadere sbatte violentemente con il mignolo della mano sx su di un ginocchio di un avversario, le urla di dolore e l’allarme lanciato dai protagonisti in campo, non lasciano presagire nulla di buono, tanto che il medico sociale, prontamente arrivato in soccorso, accertatosi della gravità della situazione, consiglia un’immediata chiamata al 118, ambulanza arrivata in tempo di record con destinazione al nosocomio più vicino: il San Leonardo del capoluogo salernitano, dopo una serie di accertamenti e qualche radiografia l’ortopedico di turno al Pronto Soccorso suturando con tre punti il dito in questione, scongiura un pericolo di frattura, diagnosticando una sospetta lesione alla falange, steccando il dito ed infine consigliando una cura antibiotica ed infiammatoria, nonchè una puntura di anti-tetanica, altri accertamenti che si svolgeranno già nella prossima mattinata chiariranno la vera entità dell’infortunio e gli eventuali tempi di recupero. Tornando al match, il triste episodio non giova di certo al XV biancoverde che preoccupato per le sorti del compagno di squadra, già vittima in passato di due infortuni seri ad entrambi i legamenti crociati delle rispettive ginocchia – il primo quello del 2008 gli fece perdere il treno per la convocazione , essendo già nel giro della Nazionale Under 20, per la trasferta in Scozia e della recente contrattura che lo ha costretto ad un ulteriore stop- cessano di lottare, lasciando spazio ai Dragoni che trovano nei minuti finali altre due mete, entrambe sui lati, nessuna delle due trasformate che mandano a referto il 21-0, che assegna solo quattro punti – senza il bonus aggiuntivo quindi – alla formazione cara al Presidente Manzo. Partita non facile, lo si era già detto in settimana, la nuova compagine alle foci dell’Irno, cercava il successo per riappropiarsi del secondo posto e provare l’assalto finale ai Mastini, ora distanti solo quattro punti, con lo scontro diretto in casa da disputarsi il prossimo 17 marzo, rientrano prontamente in gioco per combattere al fine di appropriarsi della leaderschip del girone. Mister Caliano, seppur febbricitante, stringe i denti e si accomoda in panchina coadiuvato dal direttore tecnico Bianco, deve rinunciare rispetto ai venti annunciati, al bomber Iandolo che ha accusato un malore in nottata, quindi solo diciannove gli uomini a disposizione, tra cui il dirigente accompagnatore Romeo, costretto a rinviare il nuovo debutto, per scortare all’ospedale lo sventurato De Luca. Scelte obbligate, per il giovane mister avellinese, che opta per una prima linea inedita, formata dai piloni G. Lombardi e Forino con Console tallonatore, a Picariello gli fa compagnia il sempreverde Mernone, in terza il rientrante Liguori con De Mattia ad agire da flanker con De Luca al centro, ritorna Urciuoli in mediana con Miele all’apertura, Fiore il primo centro, Vietri il secondo, ali C. Borriello e De Girolamo, estremo Pericolo, nella ripresa troveranno spazio, Spiniello, S. Lombardi e Ruggiero. Terreno di gioco allentato dalle copiose pioggie abbattutesi nei giorni scorsi, che tiene abbastanza bene, pioggia che risparmia le due compagini durante il match, diretto dal fischietto leccese, Tarantino – primo gettone in assoluto per i verdi – a nostro giudizio un pò braccino , nel senso che ha risparmiato molte chiamate ai padroni di casa, non lesinando affatto nel redarguire le presunte scorrettezze da parte dei biancoverdi. I lupi mettono in pratica, sin dalle prime battute, il lavoro fatto svolgere in settimana, dapprima da Caliano poi da Mister White, Bianco, dopo soli due minuti una sortita di Miele viene vanificata da De Luca che commette un in avanti ostacolato da un avversario, ospiti che stazionanano comunque nella metà campo salernitana. Dragoni che stentano ad organizzarsi, i preziosi consigli dei coach Falivene – in panchina insieme a Romano – e di Indennimeo, unico del triunvirato a scendere in campo nel ruolo di apertura, danno coraggio a capitan Pierri e soci che capiscono che devono spingere con la mischia, al 10° e al 13° partendo da azioni di rimesse laterali formano i primi carrettini della giornata, irpini che riescono a salvarsi in qualche modo, perdendo però per dieci minuti il loro uomo migliore, appunto De Luca, a cui viene sanzionato un discutibile giallo. Anche con un uomo in meno, Pericolo&company non disdegnano di offendere, è ancora Miele che trova un varco sulla sx, riesce ad involarsi sulla sx, mentre viene placcato riesce a servire l’accorrente De Girolamo, l’Edgard Davids cesinalese, ad un passo dalla gloria, non riesce a controllare l’ovale, sciupando una clamorosa occasione. Scampato il pericolo, i locali ci riprovano, ancora una touche sul lato dx del rettangolo, diventa letale per Avellino, si forma nuovamente un carrettino, questa volta la spinta salernitana spinge fino alla meta, trasformazione non eseguita. 5-0! Rientra De Luca, al 30° nuova occasione per i verdi, è il solito Miele che si inventa un calcio a scavalcare per poi recuperare l’ovale anche in questa circostanza il petisso sembra ad un passo dalla meta ma viene fermato in touche dal recupero dell’estremo.Non succede altro fino alla fine del tempo. Caliano fa rifiatare il veterano Mernone e Forino, prendendo spunto dal fumetto Topolino, affettuosamente chiamato dai compagni di squadra – grazie alle sue folte basette il commissario Basettoni – subentrano il rosso Silvio Lombardi in seconda e la roccia Spiniello in prima. Il leit motiv non cambia, Avellino pungente sulla linea dei 3/4, Salerno costretto alla difensiva, non sappiamo e forse non lo sapremo mai, se la direzione arbitrale inizia ad avere un sopravvento sulla gara, dato di fatto che in dieci minuti l’Arechi usufruisce di una miriade di calci a favore, facendo innervosire non poco la truppa di Caliano, due di questi, quelli più vicino ai pali (al 13° e al 15°)i gialloblu decidono di piazzarli, tutti e due vanno a bersaglio, portandoli a condurre per 11-0. Nel frattempo Miele getta la spugna, gli subentra Ruggiero, DeLuca si sposta all’apertura, De Girolamo flanker, Liguori terza linea centro, e il baby Ruggiero all’ala, Poco dopo, Avellino si riaffaccia nell’area di casa, prima punizione a favore della ripresa, De Luca ci prova da distanza siderale ma non trova i pali, è l’ultimo sussulto dell’ex Nazionale, prima dell’infortunio descritto. Gara che cambia volto, l’Arechi, approfitta del momento di difficoltà degli ospiti, riuscendo a segnare altre due mete al 27° e al 36° tutte e due sui lati del rettangolo, nessuna delle due trasformate, finale 21-0.

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