Sanità: basta tagli, Cisl in piazza contro la Regione

“La misura è colma. La struttura Commissariale regionale deve ritirare e modificare il decreto 19 che, nella distribuzione del finanziamento per la sanità ottenuto dal Governo per l’anno 2012 che ammonta a circa 10 miliardi di euro, penalizza le strutture sanitarie ed ospedaliere dell’area vasta IrpiniaSannio”. Lo dice in una nota la Cisl. “Le recenti sentenze del Consiglio di Stato e del TAR – si legge amcora – che intervengono sui alcuni provvedimenti regionali in materia sanitaria annullandol…

“La misura è colma. La struttura Commissariale regionale deve ritirare e modificare il decreto 19 che, nella distribuzione del finanziamento per la sanità ottenuto dal Governo per l’anno 2012 che ammonta a circa 10 miliardi di euro, penalizza le strutture sanitarie ed ospedaliere dell’area vasta IrpiniaSannio”. Lo dice in una nota la Cisl. “Le recenti sentenze del Consiglio di Stato e del TAR – si legge amcora – che intervengono sui alcuni provvedimenti regionali in materia sanitaria annullandoli e inficiandoli di legittimità ci confortano perché danno sostegno a quanto la CISL sta da tempo denunciando sui tagli lineari che non tengono conto delle necessità dei territori e delle aziende. Ed è su questa strada che ci muoveremo. Il Decreto 19 dovrà essere impugnato nelle sedi competenti perché senza alcun criterio oggettivo e condivisibile e per l’ennesima volta riduce i finanziamenti alle Aziende che hanno maturato avanzi d’esercizio e premia quelle che non hanno ottemperato ai tagli ed alle riorganizzazioni imposte in passato dalla Regione e che oggi hanno maturato un debito insostenibile. Sarebbe molto pericoloso se nei cittadini e nei lavoratori dovesse diffondersi il convincimento che trasgredire, spendere il danaro pubblico senza essere controllati e non ridurre i veri e macroscopici sprechi è la strada per assicurarsi premialità e vantaggi. Al Presidente Caldoro hanno scritto i Direttori Generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere colpite dai tagli a cui si è unita la richiesta della CISL funzione pubblica per chiedere un confronto affinché si possano rivedere e riprogrammare le azioni di razionalizzazione delle risorse economiche e materiali ripianificando una mappa dei servizi da rendere sul territorio. Le Aziende Irpinosannite sono state penalizzate due volte, quando maturando l’avanzo d’esercizio restituiscono diversi milioni di euro e quando vengono loro assegnate risorse ridotte e del tutto insufficienti per la sopravvivenza. Se la strategia della politica è quella di alzare il livello di scontro tra direzioni generali e sindacati sul territorio per distrarre l’attenzione sul vero nodo cruciale di tutte le problematiche che oggi affliggono la sanità è una trappola nella quale non cadremo. Né tantomeno ci faremo tirare in una disputa tra zone interne e area metropolitana. E’ per questo che distinguendo i livelli di responsabilità oggi denunciamo a sostegno di quanto richiesto dai Direttori Generali le irresponsabilità con cui la Struttura Commissariale regionale continua a produrre decreti senza il confronto con le parti sociali e con le direzioni generali e che protetta dai vincoli del piano di rientro, sta risanando la sanità sulle spalle dei cittadini irpini e sanniti. La Cisl Funzione Pubblica di Avellino chiede ancora una volta un tavolo per singola azienda e per area vasta affinché le questioni attinenti l’area napoletana ove incidono fortemente le necessità delle università e dei policlinici, trovino risposte in sedi separate e si possa in maniera costruttiva confrontarsi sulle necessità ed i bisogni delle aree interne. Nel prossimo direttivo interprovinciale decideremo per una mobilitazione dei dipendenti delle aziende sanitarie e ospedaliere irpine e sannite perché il silenzio assordante della politica in contrasto con il senso di responsabilità dimostrato sinora dalla CISL non debba in nessun caso essere inteso come un consociativismo che oggi non favorirebbe nessuno” – conclude il segretario generale della CISL FP Irpiniasannio Doriana Buonavita.

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