Uil Fpl, Freda lancia l’allarme: “Sanità irpina in ginocchio”

“Un ennesimo attacco selvaggio alle tasche dei dipendenti dei comparti sanità ed autonomie locali e regioni si è consumato in questi giorni e passato inosservato a seguito del frastuono della campagna elettorale. Ci riferiamo alla decisione assunta di recente in Conferenza delle Regioni in merito alla decurtazione del fondo delle progressioni orizzontali”. Così Pino Freda, segretario organizzativo Uil/Fpl. …

“Un ennesimo attacco selvaggio alle tasche dei dipendenti dei comparti sanità ed autonomie locali e regioni si è consumato in questi giorni e passato inosservato a seguito del frastuono della campagna elettorale. Ci riferiamo alla decisione assunta di recente in Conferenza delle Regioni in merito alla decurtazione del fondo delle progressioni orizzontali”. Così Pino Freda, segretario organizzativo Uil/Fpl.
“Con due asettiche righe è stata ribaltata la precedente interpretazione delle disposizioni del Decreto 78/201, e sono state sottratte al fondo le retribuzioni di fascia del personale cessato, che ne costituiscono una delle principali fonti di alimentazione. L’impoverimento del fondo provocherà un ulteriore blocco delle progressioni orizzontali, già ferme dal 2010.” Mentre non si vede uno straccio di proposta per una riduzione drastica dei costi della politica, si continua impunemente ad accanirsi  nei confronti dei dipendenti pubblici abbattendo il potere d’acquisto dei loro salari già falcidiato da inflazione e blocco dei contratti. Di certo, un segnale che va nella direzione opposta rispetto a politiche di sviluppo e di crescita economica.
“Tagli, disagi organizzativi, blocco dei rinnovi contrattuali: il pubblico impiego ed in particolare il settore dei servizi è stato massacrato e a quanto pare si vuole continuare ad infierire -afferma Pino Freda -.Ma noi non siamo disposti a subire anche questo ulteriore scippo ai lavoratori e la Uil/Fpl Nazionale, nella persona del suo Segretario Giovanni Torluccio, ha chiesto al Presidente Errani un impegno formale perché vengano restituiti i loro soldi. Ci aspettiamo una risposta pronta e positiva perché è una vergogna che si raschi il barile colpendo sempre i più deboli per non scalfire gli interessi dei poteri forti e i privilegi della politica, per non tagliare seriamente poltrone, prebende, appalti agli amici, copiosi fondi a gruppi politici, enti inutili. La Sanità nella nostra provincia è in ginocchio. Negli Ospedali irpini mancano complessivamente 83 medici e 207 infermieri e la rete ospedaliera è praticamente al collasso. Molti reparti rischiano di chiudere. E nonostante ciò hanno il coraggio di colpire quello che resta degli operatori che ogni giorno, con difficoltà ed abnegazione, sono sul posto di lavoro per fare il loro meglio nonostante siano sottoposti a stress e turni massacranti”, conclude Freda.

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