Poste: dopo il Tar ricorso al Consiglio di Stato

IL CASO – Raggelati gli animi degli utenti postali di Castel del Lago e Starze di Summonte, le due piccole ma combattive realtà irpine che avevano fatto ricorso al Tar insieme alla comunità di Quaglietta di Calabritto, e ammutoliti i rispettivi amministratori si sta adesso prendendo in considerazione l’ipotesi di fare ricorso al Consiglio di Stato. La sentenza del Tar di Salerno che ha respinto i ricorsi presentati lo scorso mese di dicembre dai sindaci di Venticano e Summonte contro la s…

IL CASO – Raggelati gli animi degli utenti postali di Castel del Lago e Starze di Summonte, le due piccole ma combattive realtà irpine che avevano fatto ricorso al Tar insieme alla comunità di Quaglietta di Calabritto, e ammutoliti i rispettivi amministratori si sta adesso prendendo in considerazione l’ipotesi di fare ricorso al Consiglio di Stato. La sentenza del Tar di Salerno che ha respinto i ricorsi presentati lo scorso mese di dicembre dai sindaci di Venticano e Summonte contro la soppressione degli sportelli postali a monoperatore delle frazioni di Castel del Lago e Starze, sportelli comunque produttivi e strategici, non è stata certo accolta positivamente dai massimi rappresentanti amministrativi, fortemente delusi dalla sonora sconfitta subìta. E così, anche sull’onda emotiva delle comunità che amministrano e rappresentanto, hanno espresso l’intenzione di non volersi arrendere davanti all’evidenza dei fatti, e a una sentenza che non fa altro che penalizzare e mortificare oltremodo l’entroterra irpino. Appena la notizia si è diffusa nelle due comunità interessate si è subito sollevato un vespaio polemico nei confronti della giustizia amministrativa che avrebbe adottato due pesi e due misure nell’emissione di una sentenza imbastita dallo stesso legale, l’avvocato Lorenzo Lentini, per tutte e tre le comunità irpine che avevano fatto ricorso al Tar di Salerno prima della scadenza dell’ultima proproga concessa da Poste Italiane agli sportelli periferici inseriti nella lista nera del piano nazionale di riordino suggellato con la firma dei sindacati e con apposito decreto ministeriale. Adesso non resta che un’ultima spiaggia alle comunità che proprio non ci stanno a subire questa ulteriore batosta nell’eliminazione di un servizio sociale comunque essenziale. ”Aspettiamo di leggere le motivazioni addotte nella sentenza emessa dal Tar- ha dichiarato il primo cittadino di Venticano, Luigi De Nisco-, e solo dopo insieme a Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte, valuteremo di presentare un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato”. E la comunità di Castel del Lago è pure pronta a contribuire ad eventuali spese legali avviando una colletta famiglia per famiglia. Nella frazione a ridosso della Napoli-Bari gli abitanti, in prevalenza anziani che vivono da soli, sono realmente preoccupati per il disagio, l’ennesimo, che subirà. Gli sportelli postali di Castel del Lago e Starze di Summonte resteranno aperti ancora qualche giorno per l’espletamento da parte degli ispettori di Poste Italiane delle pratiche di archiviazione del materiale e sigillo degli stessi.

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