Gargani: “Udc ha esaurito sua funzione, ripartire da spirito Todi”

“Tutti i partiti “personali” hanno sempre un tempo limitato e per questo hanno perduto le elezioni del 24 febbraio: Casini, Di Pietro, Ingroia, Giannino e tutti quelli che hanno immaginato di lanciarsi in operazioni politiche artificiali. Berlusconi è un’eccezione perché tiene in vita un’emotività non politica, mentre Grillo è un istrione che ha promesso la rivoluzione, un mito che è sempre affascinante per gli italiani. Anche il partito personale a gestione familiare di Casini ha ormai esaurito…

“Tutti i partiti “personali” hanno sempre un tempo limitato e per questo hanno perduto le elezioni del 24 febbraio: Casini, Di Pietro, Ingroia, Giannino e tutti quelli che hanno immaginato di lanciarsi in operazioni politiche artificiali. Berlusconi è un’eccezione perché tiene in vita un’emotività non politica, mentre Grillo è un istrione che ha promesso la rivoluzione, un mito che è sempre affascinante per gli italiani. Anche il partito personale a gestione familiare di Casini ha ormai esaurito la sua funzione, come lui stesso ha dichiarato con un messaggio”. E’ quanto ha dichiarato Giuseppe Gargani, eurodeputato dell’Udc e capogruppo al Parlamento europeo dei Popolari per l’Europa. “Martinazzoli nel lontano 1994 si dimise con un fax e uccise la DC. La lettera inviata ieri da Casini al Consiglio nazionale dell’Udc ricorda molto quel gesto e ha lo stesso scopo”. Secondo Gargani, “occorre ora ritornare allo spirito del convegno di Todi di tre anni fa, quando l’Udc riunì i suoi dirigenti per aprire una nuova fase, per azzerare il vecchio partito e aprire porte e finestre con l’obiettivo di aggregare un vasto mondo in attesa di avere punti di riferimento. Ma niente è stato fatto da allora”. “Il Consiglio nazionale dell’Udc – ha proseguito Gargani – ha convocato il congresso per fine aprile, senza decidere cosa fare e senza prima tracciare una diagnosi della situazione, immaginando di avere ancora un partito e una corrispondenza con l’opinione pubblica”. “La convocazione di un congresso burocratico da un lato è un rinvio di decisioni urgenti da prendere e dall’altro è un rituale inutile ed un sintomo di cattiva politica. Nonostante le intemperanze di Grillo – ha concluso Gargani – una larga parte dei cittadini aspetta una risposta politica che però tarda a venire perché l’attuale classe dirigente non è in grado di capire la pericolosa e drammatica situazione nella quale viviamo”.

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