Trivellazioni, Petruzziello: si guardi a valorizzare il territorio

AVELLINO – Il segretario della Cgil di Avellino, Vincenzo Petruzziello, ha ottenuto oggi audizione presso la commissione ambiente alla Regione Campania, alla presenza dell’assessore Regionale all’ambiente, in relazione alla netta opposizione all’ipotesi di trivellazioni petrolifere in provincia di Avellino.
Petruzziello ha sottolineato e accordato pieno sostegno allo studio ed alle indicazioni presentate dagli espert…

AVELLINO – Il segretario della Cgil di Avellino, Vincenzo Petruzziello, ha ottenuto oggi audizione presso la commissione ambiente alla Regione Campania, alla presenza dell’assessore Regionale all’ambiente, in relazione alla netta opposizione all’ipotesi di trivellazioni petrolifere in provincia di Avellino.
Petruzziello ha sottolineato e accordato pieno sostegno allo studio ed alle indicazioni presentate dagli esperti, sulla dannosità delle trivellazioni sull’assetto ecologico dell’Irpinia, evidenziando gli elementi di incertezza che sussistono e il grave danno derivante per le risorse della provincia di Avellino: “Le trivellazioni – dice Pertuzziello – non hanno alcun senso, in primis perché non vi è alcuna certezza sull’esito, ed in seconda analisi perché creerebbero grave danno alle risorse ambientali dell’Irpinia, decretando una condizione di ulteriore impoverimento della provincia di Avellino. Si tratta di un salto nel buio, per il quale il gioco non vale la candela da punto di vista dello sviluppo economico ed è certamente da contrastare sotto il profilo ecologico.
Il Patto per lo sviluppo dell’Irpinia, accettato e fatto proprio dalla Regione Campania, prevede oltre agli interventi approvati dell’Alta Velocità e della banda larga, anche la valorizzazione delle risorse ambientali, dello sviluppo del comparto agricolo ed agroindustriale rappresentano punti centrali della programmazione. Le trivellazioni di fatto mettono a rischio la centralità del patto e sono in netto contrasto con le linee di programma dello sviluppo immaginato per l’Irpinia”.
Il segretario della Cgil di Avellino ha inoltre evidenziato un altro aspetto fondamentale, legato all’utilizzo delle risorse idriche ed alla necessità di salvaguardia delle stesse: “L’Irpinia è una terra che disseta 9 milioni di abitanti del Mezzogiorno, le perforazioni del suolo mettono a rischio questa risorsa primaria e nessun petrolio servirà a dissetare le persone, tantomeno a garantire lo sviluppo economico senza acqua. La Cgil ha difeso il patrimonio idrico ed ha proposto uno sviluppo coerente legato all’ammodernamento delle reti e del sistema di distribuzione a partire dalla campagna referendaria.
Lo sviluppo di un territorio non può prescindere dal rispetto della sua cultura e dei suoi più intimi legami e l’Irpinia ha un profondo legame con la sua acqua. Non è solo una battaglia di retrovia – aggiunge Petruzziello – considerando che lo stesso Svimez ed innumerevoli altri istituti di studi e di analisi hanno indicato nei comparti dell’agricoltura e dell’agroindustria la strada maestra per veicolare lo sviluppo e la ripresa economica del Meridione. Noi chiediamo che ci sia coerenza e siamo indignati per il fatto che, per l’Irpinia, a differenza di quanto è accaduto nel Sannio, le trivellazioni del suolo siano state già commissionate alla società inglese, Delta Energia, senza passare per lo studio preliminare e per una consultazione con il territorio”.
Le ultime osservazioni di Petruzziello sono incentrate sugli aspetti politici della vicenda: “Apprezziamo la posizione espressa dall’assessore regionale, Romano, che si è detto convinto delle ragioni esposte dai rappresentanti istituzionali e dalle comunità irpine, sottolineando la discrasia esistente tra il PdR e l’iniziativa delle perforazioni petrolifere. Immaginiamo – conclude Petruzziello – che anche la giunta regionale possa far propria questa contrarietà, facendosi autorevole interlocutore nei confronti del Ministero ed esigendo rispetto per le scelte di un territorio e delle sue comunità, fermo restando che insieme ai movimenti, ai sindaci, ai rappresentanti politici saremo pronti a mettere in atto ogni forma di protesta per bloccare ogni tipo di intervento, così come già avvenuto con la discarica”.

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