Fiume Calore: a valle inquinamento ridotto

L’INQUINAMENTO – I dati in possesso dell’Arpac di Avellino sullo stato di salute del fiume Calore sono più confortanti rispetto a qualche mese fa. Nessuno canta vittoria perché, si sa, con le piogge abbondanti e le piene il fiume si autodepura naturalmente e quindi la presenza di batteri patogeni si riduce notevolmente. E’ comunque confortante sapere che almeno a valle il maggiore corso d’acqua irpino è meno inquinato. A monte invece persiste il malessere, specie nella zona di Montella, e…

L’INQUINAMENTO – I dati in possesso dell’Arpac di Avellino sullo stato di salute del fiume Calore sono più confortanti rispetto a qualche mese fa. Nessuno canta vittoria perché, si sa, con le piogge abbondanti e le piene il fiume si autodepura naturalmente e quindi la presenza di batteri patogeni si riduce notevolmente. E’ comunque confortante sapere che almeno a valle il maggiore corso d’acqua irpino è meno inquinato. A monte invece persiste il malessere, specie nella zona di Montella, e con esattezza in località Varo della Spina, dove vengono segnalati sversamenti abusivi e lezzi nauseabondi di dubbia provenienza. Gli attivisti del Comitato tutela fiume Calore continuano a monitorare il fenomeno e invitano i sindaci a fare di più per i depuratori non in regola. E così l’Arpac di Avellino continua a tenere sotto stretto controllo il fenomeno eseguendo periodicamente analisi e prelievi delle acque fluviali: e infatti grazie al monitoraggio costante l’inquinamento è stato abilmente contrastato anche se è ancora troppo presto per dire che il fenomeno e-coli sia stato debellato.

SPOT