Si lancia da ponte della Ferriera: ennesimo dramma in pochi giorni

CRONACA AVELLINO – Dopo il suicidio della 21enne di Montoro avvenuto nella giornata di ieri, un nuovo dramma, questa volta nel pieno centro di Avellino. I carabinieri sono infatti intervenuti sotto il ponte della Ferriera (in via due Principati) su segnalazione di un cittadino di passaggio, per constatare la presenza di un cadavere nella scarpata sottostante. Il corpo, recuperato grazie all’ausilio dei vigili del fuoco di Avellino, è stato identificato in quello di un 47enne avelline…

CRONACA AVELLINO – Dopo il suicidio della 21enne di Montoro avvenuto nella giornata di ieri, un nuovo dramma, questa volta nel pieno centro di Avellino. I carabinieri sono infatti intervenuti sotto il ponte della Ferriera (in via due Principati) su segnalazione di un cittadino di passaggio, per constatare la presenza di un cadavere nella scarpata sottostante. Il corpo, recuperato grazie all’ausilio dei vigili del fuoco di Avellino, è stato identificato in quello di un 47enne avellinese, residente con i genitori nei pressi del luogo del ritrovamento. L’uomo, mai sposato e senza figli, non esplicava attualmente alcuna attività lavorativa a causa di pregresse patologie mentali che, peraltro, lo avevano già portato a tentare il suicidio il 15 dicembre del 2010, nello stesso luogo. Allora, però, la sua caduta fu attutita da un albero e l’uomo se la cavò con una frattura della gamba.
Esaminata la scena del ritrovamento del cadavere e sentite le persone che sostavano nei pressi, i carabinieri hanno accertato che si è trattato di suicidio. Un conoscente dell’uomo, infatti, lo aveva appena salutato lungo via Due Principati quando, dopo una manciata di secondi, giratosi per guardarlo di nuovo, l’ha visto già in piedi sulla balaustra del ponte. Di lì, in un attimo e nonostante i richiami dell’amico, l’uomo si è lanciato nel vuoto. Anche un automobilista in transito, che lo conosceva, ha provato vanamente a chiamarlo.
La salma dell’uomo è stata ora trasportata all’obitorio dell’ospedale di Avellino, dove il medico legale incaricato dovrà eseguire un esame esterno, come disposto dal PM della Procura di Avellino. Le motivazioni del gesto vanno di certo cercate nella partologia mentale di cui l’uomo soffriva e per la quale era in cura, anche perché non risultano altri problemi di tipo familiare o lavorativo.

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