Neve: il treno è l’unica ancora di salvataggio

“La fitta nevicata che ha sorpreso Avellino e provincia al risveglio evidenzia ancora una volta la fragilità della rete di trasporti in provincia di Avellino ed in particolare lo scarso ruolo che la ferrovia esercita in tale rete”. Lo dice in una nota Luca Pappalardo dell’associazione “In_Loco_Motivi”. “L’Irpinia – aggiunge – è da sempre stata soggetta a nevicate che, seppur per pochi giorni, paralizzano centri grandi e piccoli della provincia. Oggi però le esigenze di mobilità sono chiaramente …

“La fitta nevicata che ha sorpreso Avellino e provincia al risveglio evidenzia ancora una volta la fragilità della rete di trasporti in provincia di Avellino ed in particolare lo scarso ruolo che la ferrovia esercita in tale rete”. Lo dice in una nota Luca Pappalardo dell’associazione “In_Loco_Motivi”. “L’Irpinia – aggiunge – è da sempre stata soggetta a nevicate che, seppur per pochi giorni, paralizzano centri grandi e piccoli della provincia. Oggi però le esigenze di mobilità sono chiaramente mutate rispetto al passato ed anche in condizioni estreme la maggior parte dei cittadini è costretta comunque a spostarsi soprattutto per recarsi al lavoro. Non basta limitarsi a dire che i trasporti sono bloccati quando tanti lavoratori sono costretti a rischiare la propria incolumità per raggiungere il proprio posto di lavoro. L’unico mezzo è in grado di assicurare la continuità di trasporto anche in condizioni meteorologiche estreme è quello ferroviario che infatti dovrebbe rappresentare il cardine delle modalità di trasporto sia in condizioni di emergenza che in condizioni normali. Fa specie però notare proprio in questi casi che la ferrovia in Irpinia è stata ridotta ad una marginalità per niente accettabile e soprattutto per niente efficiente viste le richieste di mobilità e sostenibilità tipiche di un paese civile e moderno. Come non ricordare che la linea Benevento-Avellino-Salerno che permette di collegare zone montane a zone costiere è ridotta ai minimi termini, che la stazione di Avellino è aperta “part-time”; che la linea Avellino-Rocchetta che attraversa tutta l’Irpinia orientale, e potrebbe essere un’ancora di salvezza per la mobilità e lo sviluppo dei comuni attraversati, è inutilmente abbandonata tra rovi ed erbacce; che la linea Benevento-Campobasso è interrotta per una frana da giorni e giorni; che la linea Benevento-Foggia non è praticamente interessata da treni locali. Se non ci sarà un’inversione di rotta, a partire dalla prossima riprogrammazione del trasporto pubblico in Campania, non c’è alternativa all’isolamento dei comuni di Irpinia e Sannio, purtroppo non solo in “tempo di neve”.

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