“Aveva un infarto, mio padre vittima di un’odissea sanitaria”

Un altro caso di presunta mala sanità ad Avellino. A denunciarlo è Aniello Guerriero. Ma veniamo ai fatti: lo scorso 20 febbraio il papà di Aniello, Sabato Guerriero di 58 anni, in seguito ad una caduta viene trasportato all’ospedale Moscati dove i sanitari gli riscontrano la rottura di tre costole e, dopo una breve visita lo rimandano a casa. Il dolore è forte e il 58enne decide di ritornare subito in ospedale, ma al pronto soccorso i medici gli comunicano che non ci sono posti liberi e che la…

Un altro caso di presunta mala sanità ad Avellino. A denunciarlo è Aniello Guerriero. Ma veniamo ai fatti: lo scorso 20 febbraio il papà di Aniello, Sabato Guerriero di 58 anni, in seguito ad una caduta viene trasportato all’ospedale Moscati dove i sanitari gli riscontrano la rottura di tre costole e, dopo una breve visita lo rimandano a casa. Il dolore è forte e il 58enne decide di ritornare subito in ospedale, ma al pronto soccorso i medici gli comunicano che non ci sono posti liberi e che la sua situazione non è poi cosi grave da determinare un ricovero. A casa la situazione peggiora di ora in ora. Sabato comincia ad accusare dei problemi respiratori e i figli, preoccupati per la sua salute, decidono di far ritorno presso il nosocomio avellinese. E qui comincia una vera e propria odissea. Non ci sono posti liberi e, solo dietro una decisa insistenza dei parenti e qualche “santo in paradiso”, l’uomo viene di nuovo visitato e finalmente ricoverato presso il reparto Otorinolaringoiatra. I sanitari diagnosticano al paziente una “depressione” accompagnata da “stati d’ansia” e così, dopo due giorni, i medici decidono di dimetterlo. Per fortuna i parenti percepiscono che qualcosa ancora non va e si recano prontamente alla clinica Santa Rita dove l’uomo viene sottoposto ad una serie di accertamenti che rivelano purtroppo un infarto. Di qui il ricovero presso la clinica Montevergine. Ora la famiglia Guerriero si rivolgerà ad un legale per fare chiarezza. A seguire l’intervista realizzata stamane ad Aniello Guerriero.

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