Movida violenta, Cittadinanzattiva scrive al Prefetto

“Secondo i ricorrenti casi di violenza nella città ed in provincia di Avellino, riportati dai mass media negli ultimi mesi, appare ragionevole considerarli non più fisiologici di ogni comunità. Se a questi si aggiungono le quotidiane tensioni, i litigi e le aggressioni che caratterizzano le compagnie giovanili, oscuri alle forze dell’ordine o che non vengono registrati dalla cronaca, si comprende che ci troviamo difronte ad una vera e propria recrudescenza di una movida violenta”. E’ quanto af…

“Secondo i ricorrenti casi di violenza nella città ed in provincia di Avellino, riportati dai mass media negli ultimi mesi, appare ragionevole considerarli non più fisiologici di ogni comunità. Se a questi si aggiungono le quotidiane tensioni, i litigi e le aggressioni che caratterizzano le compagnie giovanili, oscuri alle forze dell’ordine o che non vengono registrati dalla cronaca, si comprende che ci troviamo difronte ad una vera e propria recrudescenza di una movida violenta”. E’ quanto afferma la coordinatrice di Cittadinanzattiva di Montefredane, Angela Marcarelli.
“Si può, ormai, parlare di un crescente ed incontrollato fenomeno di devianza di comportamenti giovanili che inizia a suscitare allarme sociale e che se non frenato in tempo potrà radicarsi sul nostro territorio con imprevedibile conseguenza sulla sicurezza della vita sociale. Per questo Signor Prefetto l’Assemblea Territoriale Cittadinanzattiva Montefalcione Bassa Irpina chiede formalmente il Suo intervento, quale massima espressione dello Stato, a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica nella nostra provincia.
A modesto avviso di questa Associazione, tenuto conto delle complesse ed imprevedibili dinamiche sociali giovanili, bisognerebbe dare una forte risposta che va oltre la collaudata riunione del comitato provinciale dell’ordine e sicurezza pubblica.
A Lei Signor Prefetto non mancherà certamente di coinvolgere in questo percorso le istituzioni scolastiche, le quali attraverso mirati e articolati percorsi educativi possono offrire un notevole contributo alla formazione alla legalità. Non è trascurabile l’effetto benefico degli incontri di legalità già attuati nelle scuole. Tuttavia non si può nascondere che essendo sporadici si sono rilevati insufficienti vista la recrudescenza del fenomeno di movida violenta perché i giovani, oggi, il più delle volte non sembrano orientati sulle conseguenze negative delle loro azioni violente e dell’effetto del cosiddetto “branco” che finisce per disorientare anche quelli consapevoli.
Altro richiamo alla sensibilità dei Sindaci che dovrebbero fattivamente contribuire nei rispettivi territori a promuovere ogni iniziativa utile finalizzata a coinvolgere ed orientare i giovani e le famiglie sul crescente fenomeno di violenza gratuita che coinvolge ormai tutte le comunità della nostra Provincia. Un ultimo sprono alla sensibilità delle Forze dell’Ordine che nella loro quotidiana attività preventiva dovrebbero anche loro cercare, in ogni favorevole occasione, di colloquiare con i giovani per stimolarli e motivarli , anche con il loro esempio di vita professionale, al culto del rispetto e del positivo comportamento sociale senza fare ricorso ad inutili moralismi.
Signor Prefetto, i cittadini , al pari di questa Associazione, confidando nella Sua sensibilità, rinnovano un Suo immediato, autorevole e risolutivo intervento di sensibilizzazione e sprono delle Istituzioni preposte per continuare ad assicurare e conservare un livello di sicurezza di vita, nella nostra Provincia di Avellino, tale da ridurre al lumicino la possibilità dei cennati cruenti fatti di cronaca”, conclude la nota.

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