“Dieci anni di serie A”, tra ricordi ed emozioni

Si sfoglia l’album dei ricordi. Si riavvolge il nastro e si ritorna alla serie A, a quei dieci anni che hanno fatto conoscere l’Avellino in giro per l’Italia. Tanti i campioni del passato hanno preso parte alla presentazione del secondo volume Avellino che storia 100 da lupi. Numerosi protagonisti di quelle splendide pagine, hanno partecipato all’appuntamento con l’opera di Leondino Pescatore. Roberto Amodio, Pasquale Casale, Salvatore Vullo e Gian Filippo Reali

Si sfoglia l’album dei ricordi. Si riavvolge il nastro e si ritorna alla serie A, a quei dieci anni che hanno fatto conoscere l’Avellino in giro per l’Italia. Tanti i campioni del passato hanno preso parte alla presentazione del secondo volume Avellino che storia 100 da lupi. Numerosi protagonisti di quelle splendide pagine, hanno partecipato all’appuntamento con l’opera di Leondino Pescatore. Roberto Amodio, Pasquale Casale, Salvatore Vullo e Gian Filippo Reali in un unico “abbraccio virtuale” hanno percorso quelle tappe. Quelle stagioni con i loro ricordi e i loro racconti. Ma non solo i lupi del campo, anche quelli della scrivania come gli ex dirigenti Franco Rega e Pompeo Cesarini. Tra gli ospiti i protagonisti dell’Avellino di oggi: il presidente Walter Taccone e il Direttore Sportivo Enzo De Vito. Oppure quelli di un recente passato Gigi Molino e Pasquale Visconti. Sfogliano l’enciclopedia: il primo tributo è per Andriano Lombardi. Si è cominciato nel suo ricordo con le immagini della A che scorrevano lente, facendo brillare gli occhi della gente accorsa in sala. “Parte dell’incasso – ha affermato Pescatore – sarà donato alla famiglia che lo girerà al Comune di Avellino, per farsì che alla scritta Partenio possa essere affiancato il nome Lombardi. Lo stadio ha una nuova denominazione. C’è una delibera e noi faremo di tutto affinché il sogno dei tifosi si possa realizzare”. Poi la parola è passata a loro. Ai calciatori di quei tempi raccontati, attraverso fatti, documenti e fotografie, nel secondo dei tre volumi del libro “Avellino, che storia. 100 anni da lupi” (il terzo, che tratterà dal mesto ritorno in B ai giorni nostri sarà disponibile a giugno). Da Reali che ha voluto sottolineare quanto sia stato bello per lui ieri essere al Partenio per accogliere e festeggiare con i tifosi la squadra dopo la vittoria a Sorrento, a Vullo che si è definito irpino acquisito. Il baffuto trainer non ha voluto dimenticare gli scontri con l’ammirato Tomislav Ivic (tecnico jugoslavo che ebbe poca fortuna nella sua avventura in biancoverde). Il siciliano infine incita l’attuale società: “Qui si vive di pane e pallone”. Poche parole chiare che sottolineano, ancora una volta, quanto chi attraversa questa città, ci resti legato indissolubilmente per sempre. Due ore di aneddoti, molti oscuri ai più giovani. E come cantava Battisti: “Tu chiamale se vuoi…emozioni”.

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